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SOMMARIO
ASPETTO GENERALE                                          1
Aspetto generale                                          1
Comandi e menù                                            1
Toolbar                                                   2
Area e riga di comando                                    3
Guida in linea - Fumetti                                  3
Informazioni generali                                     3
Impostazioni avanzate                                     3

INIZIARE A LAVORARE CON DOCWin                           5
Come avviare DOCWin                                      5
Definire un prototipo                                    5
Salvare un prototipo                                     6
Iniziare un nuovo progetto                               7
Aprire un progetto già esistente                         8
Esportare                                                8
Esportare uno schema in formato AutoCAD DWG / DXF        8
Esportare i dati del progetto in formato DMBWin o CATs   9
Salvare un progetto                                      9
Uscire da DOCWin                                         9

PAGINE                                                   10
Gestione pagine                                          10
Inserimento Logo-immagine                                11
Cambio pagina rapido                                     11

SELEZIONE                                                12
Selezionare un’entità: Gruppi di selezione               12
Seleziona                                                13

MODIFICA                                                 14
Tagliare, copiare, incollare                             14
Duplicare                                                14
Spostare                                                 14
Ruotare                                                  15
Cancellare                                               15
Annullare                                                15
Rifare                                                   15
Spostare i dati degli oggetti                            15
Editare i dati degli oggetti                             16
Rinumerare gli oggetti                                   16
Modifica smart                                           16

VISUALIZZAZIONE                                          17
Zoom / Avvicina / Allontana                              17
Spostamento                                              18
Rigenera                                                 18

GESTIONE DI TESTI                                        19
Testo                                                    19
Modifica testo                                           19
Stile di testo                                           19

MACRO                                                    21
Come salvare una macro                                   21
Come inserire una macro                                  21

OGGETTI                                                  22
Alimentazione                                            23
Generatore                                               24
Trasformatore a due avvolgimenti                         25

                                                              I
Trasformatore a tre avvolgimenti                                 27
Impedenza generica                                               29
Cavo                                                             30
        Dimensionamento dei cavi                                 30
        Metodi di dimensionamento dei conduttori di fase         30
        Ottimizzazione del conduttore di neutro oppure del PEN   33
        Dimensionamento del PE                                   33
        Parametri utilizzati per il dimensionamento              33
        Risultati del dimensionamento                            37
        Verifiche                                                38
Condotto sbarra                                                  39
Sbarra                                                           41
Connessione                                                      42
Arrivo                                                           42
Partenza                                                         42
Multimetro                                                       43
Interruttore                                                     44
Fusibile                                                         54
Sezionatore                                                      57
Interruttore differenziale puro                                  62
Carico generico                                                  66
Motore                                                           68
Cavo multitratta                                                 71
Carico luci                                                      74
Blocco di rifasamento                                            75
Cavo MT                                                          76
Interruttore MT                                                  77
Sezionatore MT                                                   77
Fusibile MT                                                      77

PROPRIETA’ OGGETTI                                               78
Proprietà                                                        78
Modificare le proprietà di più oggetti contemporaneamente        78
Gestione etichette                                               78

CALCOLO DELLA RETE                                               80
Analisi e dimensionamento circuito                               80
Metodo dei componenti simmetrici                                 81
Norma IEC 60909-1                                                81
Norma IEC 61363-1                                                81
Calcoli di Load- Flow                                            81
Calcolo della corrente di corto circuito                         82
Visualizzazione delle correnti di cortocircuito                  83

DISEGNO DELLE CURVE                                              85

STAMPE                                                           89
Stampa del progetto                                              89
Report                                                           92
Stampa dei report                                                92
Modificare i report                                              93




II
ASPETTO GENERALE
ASPETTO GENERALE
L’ambiente di lavoro di DOCWin è costituito dagli elementi contenuti nello schermo, ovvero dall’area
grafica, dalla barra del titolo, dalla barra dei menù, dalla barra degli strumenti, dall’area di comando
completa di scrollbars e dalla barra di stato.
L’aspetto grafico di DOCWin varia a seconda della risoluzione dello schermo e della scheda grafica
residente sul personal computer. L’immagine seguente mostra l’intero ambiente di lavoro di DOCWin.




Importante: l’aspetto e la posizione dell’ambiente di lavoro di DOCWin vengono salvati
            automaticamente nel file JPCAD.INI.

COMANDI E MENU’
L’utente interagisce con il programma utilizzando i comandi. Un comando costituisce un’istruzione
impartita al programma per eseguire una particolare operazione. Alcuni comandi eseguono
immediatamente l’operazione ad essi associata, mentre altri possono richiamare opzioni oppure una
finestra di dialogo. L’esecuzione di qualsiasi comando può essere interrotta premendo il tasto ESC.

Ogni comando può essere avviato digitandone il nome alla riga di comando, oppure selezionando la
voce di menù corrispondente.

I menù si suddividono in menù a tendina e menù ad icone e sono così suddivisi:

nome menù       contenuto
File            comandi per la gestione dei file.
Modifica        comandi per l’editazione e la modifica delle entità.
Oggetti         comandi per l’inserimento dei simboli elettrici.
Pagine          comandi per la gestione delle pagine.
Strumenti       comandi di utilità.
Vista           comandi per la gestione delle viste.
Impostazioni    comandi per la definizione dei dati di sistema.
Aiuto           comandi per il richiamo del manuale in linea e dei suggerimenti.




                                                                                                      1
Come avviare un comando dai menù a tendina
    • Puntare il cursore sul nome del menù e fare un clic con il pulsante sinistro del mouse.
    • Una riga di menù seguita da una freccia dà accesso ad un menù annidato; selezionarla e fare un
    clic con il pulsante sinistro del mouse per accedere alle voci relative.

    I comandi di utilizzo frequente sono disponibili anche sotto forma di icone (pulsanti) disposti in barre.
    Queste barre possono essere liberamente posizionate, agganciate ai margini dell’area grafica, oppure
    lasciate flottanti. Per avviare un comando da un’icona, occorre effettuare un solo clic sull’icona stessa.
    Per aumentare la comprensione delle icone, DOCWin mette a disposizione dei suggerimenti che
    compaiono al passaggio del puntatore. Il comando TOOLBARSD permette all’utente di scegliere se
    visualizzare o meno le barre con le icone.

    TOOLBAR
    Menù         IMPOSTAZIONI: Toolbars

    Come attivare o disattivare un toolbar (barra strumenti)
    • Avviare il comando.
    • Effettuare un clic sui toggle (quadratini di scelta) corrispondenti al toolbar che l’utente desidera
    visualizzare: se compare il segno x all’interno del quadratino, significa che quel menù verrà
    visualizzato; se la x scompare, significa, invece, che quel menù verrà nascosto.
    • Selezionare l’opzione Fumetti per attivare la comparsa dei suggerimenti a fumetti (Tool tips) al
    passaggio del cursore nei pressi di un’icona. Questi fumetti facilitano la comprensione del significato
    delle icone.
    • Al termine della selezione, confermare con il pulsante FATTO.




    Dopo la selezione delle barre da visualizzare, queste vengono poste nell’ultima posizione assunta
    prima dell’occultamento. Se una barra viene visualizzata per la prima volta, essa viene
    automaticamente posta nella parte superiore dell’area di lavoro. Qualsiasi barra è rilocabile, è cioè
    possibile trascinarla e ancorarla in qualsiasi punto dello schermo.

    Come richiamare un comando da un’icona
    • Fare clic sul pulsante desiderato.




2
AREA E RIGA DI COMANDO
L’area di comando è quella striscia orizzontale nella quale viene visualizzato il dialogo tra il
programma e l’utente. Quest’area appare di default nella parte superiore dell’area grafica ma è
rilocabile in qualunque parte dello schermo. Essa è composta da 3 righe, di cui l’ultima viene chiamata
riga di comando. Il numero di righe di testo dell’area di comando è modificabile nel file CONFIG.INI
alla sezione COMMAND PROMPT CONFIGURATION - CommandWindowLines (n), dove n
rappresenta il numero di righe da rappresentare.
Alla riga di comando, l’utente digita i vari comandi e le opzioni di richiesta dei comandi stessi.
DOCWin fornisce l’ultimo comando avviato fra i segni < >, consentendo la riconferma con un <invio>
oppure con il tasto destro del mouse. Le opzioni di richiesta dei comandi possono essere confermate
digitando la lettera maiuscola che le contraddistingue, digitando l’intera parola oppure selezionando la
stessa con il mouse.


       GUIDA IN LINEA - FUMETTI
DOCWin permette di accedere al file di aiuto ipertestuale DOCWin.PDF per mezzo del comando
AIUTO.

Menù          AIUTO: Help
Tasto funzioneF1

Per agevolare l’utente nell’interpretazione dei menù ad icone, DOCWin fornisce anche dei
suggerimenti a fumetti (tools tips), che compaiono al passaggio del puntatore sull’icona di ogni
comando. Questi fumetti possono essere eliminati in fase di configurazione delle barre degli strumenti
(vedi comando TOOLBARSD).

INFORMAZIONI GENERALI
Il comando richiama una finestra con le informazioni di licenza del prodotto. Lo sfondo utilizzato per
questa finestra è di tipo Windows BitMap RLE a 256 colori, salvato nel file ABOUT.BMP.

Menù         AIUTO: Info

COLORI
Questo comando consente di cambiare il colore dello sfondo dell’area grafica e il colore che DOCWin
associa agli oggetti in funzione del loro stato. DOCWin utilizza i colori per evidenziare quattro diverse
condizioni:
• Oggetto non dimensionato: l’oggetto in questione non è ancora stato sottoposto ad alcun
dimensionamento, oppure deve essere verificata la sua congruenza con il resto della rete.
• Oggetto dimensionato: l’oggetto è stato dimensionato e verificato e non sono stati trovati problemi
od incongruenze.
• Oggetto con mancanze: l’oggetto è stato dimensionato e verificato, ma esistono incongruenze con
il resto della rete. Queste incongruenze tuttavia non impediscono il dimensionamento di altri oggetti. In
genere questo stato viene assunto dagli oggetti in cui l’utente ha forzato dei valori che però non sono
compatibili con quanto calcolato da DOCWin.
• Oggetto con errori: l’oggetto ha errori che impediscono la soluzione della rete. E’ il caso, ad
esempio, di oggetti che creano corto-circuiti.
• Oggetto spento: l’oggetto non è alimentato nella configurazione di rete corrente.

Menù       IMPOSTAZIONI: Colori

Come cambiare il colore allo sfondo e agli oggetti
• Avviare il comando.
• Alla comparsa della finestra di gestione dei colori selezionare il pulsante accanto all'oggetto per
scegliere il nuovo colore tra quelli standard oppure definirne uno personalizzato.
• Confermare con il bottone OK.


IMPOSTAZIONI AVANZATE
Questo comando consente di impostare:
- I parametri per il calcolo del Load flow: precisione da raggiungere e massimo numero di
iterazioni ammesse. Non è in genere necessario intervenire su questi parametri.



                                                                                                       3
- I parametri dei cavi: impedenze e sezioni ammesse. Il pulsante ‘Impedenze’ consente di
    modificare resistenza e reattanza specifica dei conduttori, in funzione del materiale e della
    disposizione; quando il controllo relativo è abilitato, DOCWin utilizza i valori personalizzati al posto di
    quelli di default.
    Il pulsante ‘Sezioni’ consente di escludere alcune delle sezioni normalizzate; quando il controllo
    relativo è abilitato, DOCWin non considera le sezioni escluse durante il dimensionamento dei cavi;
    - Le lingue usate per il funzionamento e per la stampa, che sono indipendenti tra loro: il programma
    può interagire con l’utilizzatore in una lingua e produrre report in un’altra lingua; le lingue disponibili
    sono selezionabili per mezzo del relativo menù a tendina.
    - Un pannello ulteriore consente poi di impostare:
    - Il percorso dei Report di stampa; modificando il percorso, è possibile crearsi più gruppi differenti di
    Report, indicando di volta in volta al programma quale utilizzare.
    - Le impostazioni per l’inserimento e la numerazione degli oggetti:
    inserimento multiplo degli oggetti; con questo comando l'oggetto appena inserito nel disegno rimane
    selezionato per successivi inserimenti; l’inserimento si interrompe a seguito della selezione di una
    qualsiasi voce di menù. Disabilitando l’opzione, sarà necessario richiamare il comando tante volte
    quanti sono gli oggetti uguali da inserire nello schema.
    - La numerazione degli oggetti e l'incremento della stessa: ogni oggetto è identificato nello schema
    da una sigla, che dipende dalla tipologia dell’apparecchio, e da un numero progressivo, che rende la
    sigla unica; in DOCWin è possibile impostare il numero di partenza e l’incremento tra un numero ed il
    successivo.




    Menù       IMPOSTAZIONI: Impostazioni avanzate

    Come cambiare le impostazioni
    • Avviare il comando.
    • Alla comparsa della finestra delle impostazioni avanzate modificare i valori desiderati.
    Confermare con il bottone OK.




4
INIZIARE A LAVORARE CON DOCWin

COME AVVIARE DOCWin
• Avviare l’applicazione ABBConsolle la cui icona si troverà sul desktop dopo l’installazione.
ABBConsolle è il programma che consente di eseguire tutti gli strumenti di lavoro distribuiti da ABB
SACE. Inoltre è dotato delle seguenti funzioni:
- aggiornamento automatico dei programmi via internet;
- collegamento diretto al sito internet di ABB SACE;
- generazione automatica di e-mail indirizzate al servizio di assistenza;
- gestione della registrazione degli utenti per l’abilitazione dei servizi di assistenza e aggiornamento
    automatico dei programmi
• Effettuare un clic sull’icona di DOCWin.

Appare così l’ambiente di lavoro, cioè quello spazio che serve per creare un disegno (vedere
ASPETTO GENERALE).
La comparsa della parola COMANDO <ultimo comando> alla riga di comando (vedere AREA E RIGA
DI COMANDO) significa che DOCWin è pronto.
Nella maggior parte dei casi, per portare a buon fine un comando, DOCWin richiede alcune
informazioni all’utente; in ogni caso, una funzione viene svolta perfettamente quando compare la
parola COMANDO <ultimo comando>.

Come annullare un comando
• Premere ESC.

Come ripetere il comando precedente
• Premere <invio> alla comparsa della stringa COMANDO <ultimo comando>.

Come selezionare un’opzione
• Selezionarla con il tasto sinistro del mouse, oppure digitare la lettera che compare in maiuscolo e
premere <invio>, oppure digitare l’intera parola e premere <invio>.


DEFINIRE UN PROTOTIPO
Il disegno prototipo corrisponde ad un modello da utilizzare per iniziare un nuovo disegno. Esso
contiene i valori di impostazioni fisse (default), come la precisione e il tipo di unità di misura,
l’organizzazione dei layer, dei testi e degli stili di quota, ecc. o come i parametri relativi agli oggetti.
DOCWin consente di creare svariati disegni prototipo e di presentarli all’utente nel momento in cui
viene creato un nuovo disegno.
Nel caso in cui non esistano disegni di prototipo personalizzati, DOCWin apre il file PROTOTYP.AMB,
file generico di prototipo.

Menù         FILE: Imposta prototipo

Come creare un nuovo prototipo
• Avviare DOCWin.
• Avviare il comando Imposta prototipo.




                                                                                                          5
3




                                 1                                2




       All’interno della finestra che si apre è possibile individuare 3 sezioni:
       1.         Elenco degli oggetti o impostazioni di progetto.
       2.         Riquadro specifico con le variabili ed impostazioni relative alla scelta effettuata nella sezione
       “1”. Ciascuno di questi riquadri di configurazione è dettagliatamente descritto nei capitoli relativi a tali
       oggetti/impostazioni.
       3.         Riquadro sottostante:




       Tale riquadro permette di stabilire quale uso si desideri fare dei valori di default:
       “Non usare i valori di default”
       Il programma ignora i valori impostati come “default”; la scelta di questa opzione comporta
       l’inserimento di dati specifici per ogni oggetto/variabile utilizzata nel progetto.

       “Usare i valori di default”
       Il programma propone ed utilizza i valori impostati come “default”.

       “Usare gli ultimi valori come default”
       Il programma propone gli ultimi valori utilizzati dall’utente.

       La configurazione ottenuta può essere infine salvata in uno specifico “file di prototipo“.


       SALVARE UN PROTOTIPO
       Menù         FILE: Salva prototipo

      Come salvare un nuovo prototipo
    • Lanciare il comando Salva prototipo.




6
• Alla comparsa del riquadro, digitare il nome nel campo Nome.
• Abilitare l’opzione Imposta pagina a creazione nuovo file per richiamare il comando
PAGINASETUP ad ogni creazione di file.
• Abilitare l’opzione Apri ultimo file modificato per richiamare l’ultimo file salvato ad ogni avvio di
DOCWin.
• Confermare con il tasto Aggiungi per effettuare la registrazione del file di prototipo. Esso viene
immediatamente elencato in ordine alfabetico nel riquadro soprastante e descritto nel riquadro
denominato Descrizione, nel quale è possibile anche aggiungere un testo descrittivo prima di chiudere
definitivamente l’operazione con il tasto OK.

Ad ogni avvio del comando NUOVO, DOCWin visualizzerà all’utente l’elenco dei prototipi esistenti
mediante il riquadro:




      INIZIARE UN NUOVO PROGETTO
Per iniziare un nuovo progetto, occorre avviare il comando NUOVO, che consente all’utente di creare
un nuovo disegno secondo un modello di prototipo. Il disegno assume automaticamente il nome
ANONIMO.ILE. Al momento del primo salvataggio, sarà possibile assegnare al disegno il nome
desiderato (vedere i comandi SALVA e SALVACOME).

Menù          FILE: Nuovo
Tasto funzioneCTRL+N

Come iniziare un nuovo disegno
• Avviare il comando.


                                                                                                     7
• Se DOCWin è già attivo ed il disegno corrente non è stato precedentemente salvato, appare un
    finestra di dialogo che permette il salvataggio.
    • Definire la pagina di disegno mediante il riquadro di dialogo apposito e confermare con OK.



           APRIRE UN PROGETTO GIA’ ESISTENTE
    Per mezzo del comando APRI, è possibile aprire disegni in formato *.ILE o *.AMB (formato nativo di
    DOCWin) già esistenti.

    Menù          FILE: Apri...
    Tasto funzioneCTRL+O

    Come aprire un disegno già esistente
    • Avviare il comando.
    • A video compare la finestra standard di Windows che consente di aprire un file: scegliere il file
    desiderato e confermare con OK.


    ESPORTARE
    I comandi esportazione consentono di salvare un disegno in un formato differente da *.ILE.


    ESPORTARE UNO SCHEMA IN FORMATO AUTOCAD DWG/DXF

    I formati DWG e DXF sono lo standard di fatto nel mondo della progettazione assistita da computer,
    quindi capiterà molto di frequente di dover aprire un disegno *.DWG o *.DXF, ed altrettanto di
    frequente di salvare un disegno di DOCWin in uno dei due formati.
    Nell'effettuare queste operazioni l’utente deve considerare che:
    1. nei disegni AutoCAD, i testi vengono disegnati con un font usato solo da questo programma;
    nell'importazione, DOCWin crea automaticamente uno stile con lo stesso nome posseduto nel
    disegno AutoCAD, ma associato al font di sistema del vostro computer, tipicamente Arial. Questo
    perché i font utilizzati da AutoCAD non trovano corrispondenza nei font TrueType di Windows. Si
    consiglia di intervenire avviando il comando STILE DI TESTO e associando l’esatto font ad ogni stile
    che compare nella finestra di dialogo. Nel compiere questa operazione, DOCWin sa come effettuare
    questa conversione riducendo al minimo le variazioni nelle dimensioni delle scritte, tuttavia l'aspetto
    delle scritte (il font, appunto), cambierà.
    2. nei disegni AutoCAD, possono essere definiti svariati tipi di linea; DOCWin effettua la conversione
    di questi tipi di linea in quelli che più sono simili. I tipi di linea non riconosciuti vengono trasformati in
    linea continua.


    Menù         FILE: Importa-Esporta: Esporta DWG-DXF

    I formati riconosciuti da DOCWin sono:

    estensione del file        descrizione
    DXF                        il formato di interscambio di AutoCAD®.
    DWG                        il formato nativo di AutoCAD® (fino al formato 2000).




8
ESPORTARE I DATI DEL PROGETTO IN FORMATO DMBWin o CATs

Mediante questo comando è possibile selezionare ed esportare una lista di componenti di DOCWin al
fine di leggerli mediante i programmi DMBWin e CATs.

Menù         FILE: Importa-Esporta: Esporta verso CATs - DMBWin



         SALVARE UN PROGETTO
E’ possibile salvare il disegno corrente nel formato nativo di DOCWin (*.ILE) e impostare il percorso di
default per il salvataggio. Per salvare nei formati *.DWG e *.DXF occorre utilizzare il comando
ESPORTA; altri formati, come Windows Metafile e BitMap (WMF - EMF - BMP), possono essere
generati per mezzo del comando FOTO. Tali formati infatti, per loro natura, consentono di salvare solo
l’aspetto del disegno, e non tutte le informazioni presenti in un disegno di DOCWin, come ad esempio
layer, tipi di linea, dati estesi non grafici, variabili e altro ancora.

Menù          FILE: Salva
Tasto funzioneCTRL+S

Come salvare il disegno
Se il disegno ha già un nome, DOCWin registra solo le modifiche apportate rispetto alla versione
precedente, mantenendo inalterato il nome. Se, invece, il disegno non ha nome, viene richiamato il
comando SALVACOME (vedere di seguito).


Menù         FILE: Salva con nome...

Come salvare il disegno con nome...
Il disegno può essere salvato con un altro nome o in un diverso formato.
• Avviare il comando.
• Alla comparsa della finestra standard di Windows, impostare il nome del file. Confermare le
modifiche con OK.

Come ricordare il percorso della directory in cui salvare i disegni
Il programma può ricordare il percorso della directory in cui salvare un disegno, consentendo di
impostare un percorso personalizzato diverso da quello di default.
• Avviare il comando SALVA o SALVACOME.
• Alla comparsa della finestra standard di salvataggio, attivare l’opzione Ricorda percorso riportata
nell’angolo in basso a sinistra della finestra. Per tutti i salvataggi seguenti, la finestra di Windows si
aprirà nella directory indicata.

USCIRE DA DOCWin
Uscire da DOCWin significa chiudere la sessione attiva del programma.

Menù          FILE: Esci
Tasto funzioneALT+X

Come uscire da DOCWin
• Avviare il comando.
• Confermare se salvare o ignorare le ultime modifiche apportate al disegno prima di uscire oppure
annullare l’operazione di chiusura di DOCWin.




                                                                                                        9
PAGINE

               GESTIONE PAGINE
     Menù:        PAGINE

     In questo comando sono state convogliate tutte le funzioni relative alla gestione delle pagine del
     progetto.




     Questa interfaccia permette molteplici funzionalità:
     • Il tasto Inserisci apre un riquadro di dialogo che serve per aggiungere pagine al progetto. Lo stesso
     riquadro è utilizzato per la creazione automatica dell’indice.
                                                             Numero di pagine
                                                             da inserire




                                                                Nome del cartiglio
                                                                da utilizzare con
                                                                relativa anteprima
          Tipo di cartiglio da
          inserire




     Oltre ad indicare il tipo di cartiglio da utilizzare e il numero di pagine da inserire, si può indicare
     l’intervallo di numerazione e la pagina d’inizio inserimento.
     • Il tasto Elimina, cancella tutte le pagine che vengono selezionate nel riquadro di gestione pagine.
     E’ possibile selezionare più pagine contemporaneamente tenendo premuto SHIFT (per pagine
     consecutive) oppure CTRL (per pagine non consecutive).
     • Il tasto Sposta serve a variare l’ordine delle pagine. Procedimento: prima occorre selezionare le
     pagine da spostare; poi premendo il tasto Sposta (che resterà premuto) selezionare la posizione dove
     si desiderano inserire le pagine selezionate; infine disattivare il tasto Sposta per concludere
     l’operazione.
     • Il tasto Edita permette all’operatore di compilare tutti i dati (Oggetto, Disegnatore, Data, ecc.) delle
     pagine selezionate.




10
Gli attributi riportati nel combo sono
   solamente gli attributi che tutte le pagine    Scrive il valore impostato
   selezionate hanno in comune tra loro           per l’attributo selezionato

                                                                            Serve ad impostare il
                                                                            campo selezionato
                                                                            con la data corrente


• Il tasto Rinumera permette di rinumerare tutte le pagine personalizzando l’algoritmo di
rinumerazione.
• Il tasto Modifica permette di sostituire il cartiglio nelle pagine già inserite.
• Il tasto Stampa serve a stampare tutte le pagine selezionate nel riquadro di gestione delle pagine.
• Il tasto Stampa PDF serve a produrre un file in formato Acrobat ® PDF, che conterrà tutte le
pagine selezionate nel riquadro di gestione.


INSERIMENTO LOGO-IMMAGINE
Questo comando consente di importare all’interno del progetto un’immagine non vettoriale, cioè un file
nei formati BMP (Bitmap) oppure JPG (Jpeg).

Come inserire un logo oppure un’immagine...
• Avviare il comando
• Selezionare il file che contiene il logo per mezzo del riquadro di selezione file
• Posizionare l’immagine nel disegno, trascinandola per il punto centrale, oppure indicare un diverso
punto di riferimento, selezionando con il mouse una delle opzioni elencate nella riga di comando:



            CAMBIO PAGINA RAPIDO
Menù:       PAGINE
Tasti funzione: F11 (pagina precedente) / F12 (pagina successiva)

Questi comandi consentono di passare velocemente alla pagina precedente o a quella successiva,
senza bisogno di entrare nell’interfaccia di gestione delle pagine.




                                                                                                    11
SELEZIONE

     Le entità presenti in un disegno possono essere modificate solo se “scelte”, cioè selezionate. E’
     possibile manipolare un’entità mediante la sua selezione e l’attivazione degli appositi comandi di
     modifica oppure viceversa.


     SELEZIONARE UN’ENTITA’: Gruppi di selezione
     Un insieme di entità viene chiamato Gruppo di Selezione. Quando DOCWin richiede un gruppo di
     selezione, appare a video il seguente messaggio:

     -   Selezionare entità:

     Particolare attenzione merita il cursore, che da croce di collimazione si trasforma in un quadratino di
     selezione chiamato mirino di selezione.

     L’utente ha a sua disposizione due differenti metodi per selezionare un insieme di entità:
     • selezionando ogni entità con il cursore.
     • scegliendo l’opzione F o FINESTRA per inquadrare l’entità in una finestra di selezione, che può
     agire in due modi, a seconda dell’ordine di immissione dei due vertici che la delimitano:
     1. da sinistra verso destra (il primo punto è a sinistra del secondo): vengono selezionate solo le entità
     interamente incluse in essa. La finestra viene indicata con un tipo di linea tratteggiata.
     2. da destra verso sinistra (il primo punto è a destra del secondo): vengono selezionate sia le entità
     incluse sia quelle intersecate dai limiti della finestra stessa. La finestra viene indicata con un tipo di
     linea continua.




                           finestra di selezione n. 1                finestra di selezione n. 2

     Le entità racchiuse nel gruppo di selezione vengono evidenziate con un tipo di linea “fantasma”
     mentre alla riga di comando appare la seguente dicitura:
     - n entità selezionate, k duplicate.
        dove n corrisponde al numero di entità selezionate e k corrisponde al numero di entità già
     selezionate precedentemente.

     La selezione continua fino a quando non la si conclude premendo il tasto destro del mouse od il tasto
     <invio>.

     Come richiamare l’ultimo gruppo di selezione memorizzato
     • Avviare il comando desiderato.
     • Alla richiesta di selezione di un’entità, digitare P o PRECEDENTE alla riga di comando.
     • Continuare il comando avviato.

     Come togliere un’entità da un gruppo di selezione
     L’opzione R permette di deselezionare un’entità da un gruppo di selezione.
     • Avviare il comando desiderato.
     • Alla richiesta di selezione di un’entità, digitare P o PRECEDENTE alla riga di comando.
     • Digitare R o RIMUOVI alla riga di comando.
     • Specificare le entità da rimuovere dal gruppo di selezione. Da questo momento è possibile solo
     rimuovere entità dal gruppo di selezione. Qualora l’utente avesse la necessità di aggiungerne altri,
     vedere l’opzione A o AGGIUNGI sotto descritta.
     • Continuare il comando avviato.


12
Come aggiungere un’entità ad un gruppo di selezione
L’opzione A permette di aggiungere un’entità ad un gruppo di selezione. L’opzione Aggiungi è attiva di
default: perciò deve essere selezionata solo se prima è stata utilizzata l’opzione R.
• Avviare il comando desiderato.
• Alla richiesta di selezione di un’entità, digitare P o PRECEDENTE alla riga di comando.
• Specificare le entità da aggiungere al gruppo di selezione.
• Continuare il comando avviato.
oppure
• Avviare il comando desiderato.
• Alla richiesta di selezione di un’entità, digitare P o PRECEDENTE alla riga di comando.
• Digitare R o RIMUOVI alla riga di comando.
• Specificare le entità da rimuovere dal gruppo di selezione.
• Digitare A o AGGIUNGI alla riga di comando.
• Specificare le entità da aggiungere al gruppo di selezione.
• Continuare il comando avviato.


Selezionare entità prima di attivare un comando
Un gruppo di selezione può essere creato anche al di fuori di un comando, secondo le due modalità
descritte in precedenza. Chiamando di seguito un comando che richiede la selezione di entità, con
ancora attiva la richiesta:

-   Selezionare entità:

il gruppo di selezione viene automaticamente inviato al comando. In questo modo è possibile operare
indistintamente secondo la sequenza COMANDO->OGGETTO, oppure OGGETTO->COMANDO.

Esempio
Vogliamo trasferire una parte del disegno negli Appunti, per poi copiarla in un altro documento. Con
DOCWin in stato di Pronto, indichiamo un punto in alto a destra rispetto alla parte di disegno da
copiare, quindi un secondo punto in basso a sinistra. Le entità inquadrate verranno evidenziate.


Selezioniamo ora l’icona     . Le entità selezionate sono ora a disposizione negli appunti.

Per omogeneità, nella descrizione dei comandi successivi, sceglieremo di selezionare le entità solo
all’interno del comando.



SELEZIONA
Per mezzo di questo comando è possibile memorizzare un gruppo di selezione.
Il gruppo di selezione indicato può così essere richiamato durante l’operazione di selezione di un
comando, rispondendo P o PRECEDENTE alla richiesta di selezione di entità.

Comando         SELEZIONA

Come creare un gruppo di selezione
• Avviare il comando.
• Selezionare le entità da raggruppare in un gruppo di selezione, secondo i metodi descritti nel
paragrafo relativo.
• Confermare la selezione con <invio>.

Vedere anche: Gruppi di selezione.




                                                                                                   13
MODIFICA

     TAGLIARE, COPIARE, INCOLLARE, anche in altre applicazioni
     E’ possibile copiare entità all’interno di disegni di più sessioni di DOCWin, oppure in altre applicazioni.
     Le entità selezionate vengono salvate negli appunti di Windows.


             Come tagliare

     Menù          MODIFICA: Taglia
     Tasto funzioneCTRL+X

     Il comando CTAGLIA consente di tagliare una o più entità in modo da poterle incollare una o più volte
     in un’altra sessione di DOCWin o in un’altra applicazione, cancellandole definitivamente
     dall’applicazione sorgente.


             Come copiare

     Menù          MODIFICA: Copia
     Tasto funzioneCTRL+C

     Il comando CCOPIA consente di copiare una o più entità in modo da poterle incollare una o più volte
     in un’altra sessione di DOCWin oppure in un’altra applicazione.


             Come incollare

     Menù          MODIFICA: Incolla
     Tasto funzioneCTRL+V

     Il comando CINCOLLA consente di incollare le entità copiate precedentemente con i comandi
     CCOPIA e CTAGLIA una o più volte in un’altra sessione di DOCWin oppure in un’altra applicazione.


            DUPLICARE
     Il comando DUPLICA consente di copiare una o più entità una o più volte all’interno del disegno
     corrente.

     Menù         MODIFICA: Duplica

     Come duplicare un’entità una o più volte
     • Avviare il comando.
     • Selezionare una o più entità che devono essere duplicate all’interno del disegno e premere <invio>
     per interrompere la selezione e continuare il comando.
     • Determinare il punto di riferimento dell’entità da duplicare specificando un punto di essa.
     • Specificare il punto in cui posizionare la nuova entità duplicata con un click col tasto sinistro del
     mouse.
     • Per duplicare lo stesso oggetto anche in altri punti del progetto, specificare in successione i punti
     in cui posizionare le nuove entità duplicate, mediante un click col tasto sinistro del mouse.
     • Per interrompere il comando premere il tasto ESC o il tasto destro del mouse.


            SPOSTARE
     Il comando permette di spostare una o più entità da una posizione ad un’altra.

     Menù         MODIFICA: Sposta

     Come spostare un’entità
     • Avviare il comando.




14
• Selezionare una o più entità che devono essere spostate all’interno del disegno e premere <invio>
per interrompere la selezione e continuare il comando.
• Specificare il punto di riferimento dell’intera selezione.
• Specificare la nuova posizione.


       RUOTARE
Questo comando permette di ruotare una o più entità cambiandone la posizione da verticale ad
orizzontale e viceversa.

Menù         MODIFICA: Ruota

Come ruotare un’entità
Questo è il metodo di default per ruotare un’entità.
• Avviare il comando.
• Selezionare l’entità da ruotare.
• Premere <invio>


       CANCELLARE
Per mezzo di questo comando si possono cancellare le entità selezionate.

Menù         MODIFICA: Cancella

Come cancellare un’entità
• Avviare il comando.
• Selezionare una o più entità che devono essere cancellate all’interno del disegno.
• Premere <invio> per confermare la selezione.


        ANNULLARE
DOCWin consente di procedere a ritroso nelle operazioni compiute nell’editazione di un disegno. Allo
stesso modo è possibile ripristinare quanto annullato, senza alcun limite.

Menù          MODIFICA: Annulla
Tasto funzioneCTRL+Z

      Come annullare il comando precedente
Il comando A annulla il singolo passo precedente.
• Avviare il comando.
• Ripetere il comando tante volte quante sono le operazioni che si vogliono annullare


        RIFARE
E’ possibile ripristinare l’ultimo comando annullato o più comandi precedentemente annullati, sino a
tornare alla situazione iniziale.

Menù        MODIFICA: Rifai
Tasto funzione CTRL+Y

Come ripristinare il comando precedentemente annullato
• Avviare il comando.
• Ripetere il comando tante volte quante sono le operazioni che si vogliono rifare.


         SPOSTARE I DATI DEGLI OGGETTI
Il comando SPOSTA DATI consente di spostare il gruppo dei dati inerenti un oggetto.

Menù         MODIFICA: Sposta dati oggetti

Come spostare i dati degli oggetti
• Avviare il comando.



                                                                                                 15
• Fare un click sull’oggetto di cui si desidera spostare i dati; questi verranno ancorati al puntatore del
     mouse.
     • Trascinare i dati nella nuova posizione e fissarli con un click.




              EDITARE I DATI DEGLI OGGETTI
     Il comando EDITA DATI OGGETTI consente di modificare il contenuto delle etichette degli oggetti.

     Menù         MODIFICA: Edita dati oggetti

     Come modificare i dati degli oggetti
     • Avviare il comando.
     • Fare un click sull’oggetto di cui si desiderano modificare le etichette.
     • Modificare il contenuto delle etichette nel riquadro “valore mostrato”.




            RINUMERARE GLI OGGETTI
     Il comando RINUMERA consente di dare in modo automatico una numerazione progressiva agli
     oggetti seguendo l’ordine “dall’alto in basso” e “da sinistra a destra”.

     Menù         MODIFICA: Rinumera

     Come rinumerare gli oggetti
     • Avviare il comando.


            MODIFICA SMART

     Menù         MODIFICA: Modifica Smart

     Il comando MODIFICA SMART consente di spostare o ruotare uno o più oggetti alla volta suggerendo
     di volta in volta l’azione più appropriata.


16
Sopra al puntatore del mouse viene infatti costantemente visualizzato il nome del comando che viene
scelto dalla funzione in base alla posizione del mouse rispetto all’oggetto.
Se il cursore si trova sufficientemente vicino al punto di inserimento del simbolo, il comando
MODIFICA SMART proporrà di applicare su tale oggetto il comando RUOTA; se invece il cursore è sì
sull’oggetto, ma non in prossimità del punto di inserimento, proporrà di applicare il comando SPOSTA.
Qualora venissero selezionati più oggetti contemporaneamente, verrà applicato esclusivamente il
comando SPOSTA.




Nel caso specifico delle SBARRE, il comando proporrà STIRA quando il puntatore è vicino alle
estremità della sbarra e SPOSTA quando il puntatore è vicino alla sbarra, ma non nei pressi delle sue
estremità.
Nello specifico, il comando STIRA permette di allungare od accorciare la lunghezza della sbarra.




VISUALIZZAZIONE
       ZOOM / AVVICINA / ALLONTANA
Il comando ZOOM permette l’avvicinamento (ingrandimento) e l’allontanamento (riduzione) del
contenuto visualizzato nell’area di disegno. DOCWin permette di impostare vari tipi di zoom:
definendo una finestra contenente un particolare del disegno, visualizzando tutto il disegno o
impostando una scala di ingrandimento/riduzione.

Menù         VISTA: Zoom, Avvicina (CTRL++), Allontana (CTRL+-)

Come avvicinare o allontanare il contenuto mediante un fattore di scala
• Avviare il comando.
• Specificare il rapporto di avvicinamento o di allontanamento digitando il fattore di scala nella riga di
comando. Valori di scala maggiori di 1 comportano un ingrandimento, valori di scala minori di 1
comportano una riduzione della vista, valori di scala negativi comportano il ribaltamento speculare
della vista rispetto alla retta X=Y.
       Ad esempio, impostando il valore:
        2     il disegno si ingrandisce del doppio (vedere anche l’icona       );
         0,5 il disegno si dimezza (vedere anche l’icona          );
         1      la vista rimane invariata;
         -1     la vista rimane invariata e il disegno viene specchiato;
         -2     il disegno viene specchiato e ingrandito del doppio;
         -0.5 il disegno viene specchiato e dimezzato.
Come avvicinare o allontanare un particolare del disegno mediante una finestra
Il contenuto di una finestra rettangolare viene esteso a tutto lo schermo.
• Avviare il comando.
• Impostare il primo angolo di una cella rettangolare in cui individuare il particolare del disegno da
scalare.
• Impostare il secondo angolo, opposto al primo, della cella rettangolare.


                                                                                                       17
Come avvicinare o allontanare un disegno con lo zoom dinamico
L’intero disegno può essere avvicinato o allontanato da un riferimento seguendo il trascinamento del
cursore.
• Avviare il comando.
• Effettuare un clic in prossimità del punto di riferimento dello zoom dinamico.
• Scegliere l’opzione D o DINAMICO dalla riga di comando.
• Trascinare il mouse: il particolare si avvicina e si allontana in maniera nettamente visibile.
• Effettuare un clic in prossimità del particolare desiderato.


     Come estendere il disegno a tutto schermo
Permette di riprodurre la vista più ampia di tutte le entità disegnate.
• Avviare il comando.
• Digitare E o ESTENSIONE alla riga di comando.

Come estendere il disegno alla pagina di disegno
Permette di riprodurre la vista sulla pagina di disegno intera.
• Avviare il comando.
• Digitare A o PAGINA alla riga di comando.


          Come ritornare alla visualizzazione precedente
L’utente può visualizzare a ritroso la vista precedente. Resta inteso che viene restituita la vista e non il
contenuto precedente di un disegno modificato e che la vista precedente può essere ripristinata dopo
che il comando zoom è stato avviato almeno una volta.
• Avviare il comando.
• Digitare P o PRECEDENTE alla riga di comando.


          SPOSTAMENTO
Il comando PAN permette di spostare la vista corrente del disegno in qualunque direzione dello
schermo, mantenendo inalterate le dimensioni.
Il comando DPAN si comporta come il comando PAN, fatta eccezione che l’operazione avviene in
modo dinamico.

Menù         VISTA: Pan

      Come spostare la vista corrente
• Avviare il comando.
• Specificare il punto di riferimento per lo spostamento.
• Specificare il secondo punto per individuare la distanza, la posizione e la direzione dello
spostamento rispetto al punto di riferimento.


          RIGENERA
Il comando ha la funzione di rigenerare il disegno, ripulendo lo schermo, aggiornando le entità e
mostrando le variazioni non visibili apportate ad alcune entità.

Menù          VISTA: Rigenera
Tasto funzioneF5




                                                                                                         19
GESTIONE DI TESTI

           TESTO
     Comando: abbdrawmulti
     Menù:    STRUMENTI

     Il comando TESTO permette all’utente di creare una frase completa disposta su più linee con un unico
     comando. I parametri che possono essere regolati da questo riquadro di dialogo sono riportati di
     seguito.




     Il combo Stile permette di richiamare gli stili di testo precedentemente creati con il comando
     STILETESTO di DOCWin.


               MODIFICA TESTO
     Comando: PROPRIETA’
     Menù:    MODIFICA

     Permette all’utente di modificare le caratteristiche o il contenuto di un testo multilinea già inserito nello
     schema. Selezionato il testo da modificare, si apre un riquadro di dialogo simile a quello utilizzato per
     la creazione dei testi stessi; le uniche differenze riguardano l’impossibilità di variare l’altezza e l’angolo
     di rotazione del testo.


           STILE DI TESTO
     Con DOCWin è possibile definire stili di testo personalizzati, contraddistinti da un nome. Nello stile di
     testo compaiono caratteristiche del testo come font (appoggiato a quelli di sistema di Windows, può
     essere anche True Type), altezza (fissa o dichiarata di volta in volta), aspetto (grassetto, italico,
     barrato, sottolineato). STILETESTO consente di richiamare la finestra di dialogo per la definizione o la
     modifica di stili di testo.
     Lo stile default è creato da DOCWin nel momento in cui viene scritto un testo senza aver definito
     nessuno stile. Si tenga presente che, nel momento in cui vengono cambiate le caratteristiche di uno
     stile, tutti i testi scritti con quello stile assumeranno le nuove modifiche.

     Comando      _TEXTSTYLE
     Menù         STRUMENTI: Stile di testo




20
Importante:        gli stili di testo vengono salvati nel disegno corrente; per ritrovarli in ogni
                   nuovo disegno, occorre che vengano salvati in un disegno prototipo (vedere
                   DISEGNO PROTOTIPO).

Come creare un nuovo stile di testo
• Avviare il comando.
• Alla comparsa del riquadro di dialogo, digitare il nome dello stile da creare alla voce Nuovo stile.
• Confermare il pulsante Nuovo.
• Specificare il tipo di carattere e lo stile, impostare l’altezza fissa se desiderata e osservare le
impostazioni effettuate nella casella di esempio.




• Confermare con OK.

Come modificare uno stile di testo già esistente
• Avviare il comando.
• Alla comparsa del riquadro di dialogo, effettuare un clic sullo stile di testo da modificare e
confermare il pulsante Cambia.
• Modificare le impostazioni dello stile.
• Confermare con OK.

Come modificare uno stile di testo corrente
• Avviare il comando.
• Alla comparsa del riquadro di dialogo, effettuare un clic sullo stile di testo da modificare e
confermare il pulsante Cambia.
• Modificare le impostazioni dello stile.
• Confermare con OK.
Tutti i testi scritti con questo stile corrente assumono le nuove impostazioni modificate.

Come eliminare uno stile di testo
• Avviare il comando.



                                                                                                   21
• Alla comparsa del riquadro di dialogo, effettuare un clic sullo stile di testo da cancellare e
     confermare il pulsante Elimina.
     • Confermare con OK.

     Come rendere corrente un altro stile di testo
     • Avviare il comando.
     • Alla comparsa del riquadro di dialogo, effettuare un clic sul nome di stile da rendere corrente e
     confermare il pulsante Corrente.
     • Confermare con OK.
     Tutti i testi che verranno inseriti adotteranno lo stile di testo appena reso corrente.

     Come rinominare uno stile di testo
     E’ possibile cambiare il nome di uno stile di testo senza modificarne le caratteristiche.
     • Avviare il comando.
     • Alla comparsa del riquadro di dialogo, effettuare un clic sul nome di stile da rinominare.
     • Digitare alla voce Nuovo il nome da assegnare allo stile selezionato e confermare il pulsante
     Rinomina.
     • Confermare con OK.



     MACRO

           COME SALVARE UNA MACRO
     Tale comando permette di salvare in un file una macro, cioé parti di schema che possono essere
     riutilizzate più volte all’interno dello stesso progetto o in progetti successivi.
     • Avviare il comando SALVA MACRO.
     • Selezionare tutti gli oggetti che si vogliono includere nella MACRO.
     • Premere <invio> per confermare la selezione.
     • Selezionare il punto di inserimento di tale MACRO (è il punto a cui si aggancerà il mouse al
     momento dell’inserimento di tale MACRO).
     • Inserire nella finestra Windows il nome del file da salvare.
     • Chiudere il comando premendo <Salva>.



           COME INSERIRE UNA MACRO
     Tale comando permette di richiamare ed inserire nello schema una MACRO precedentemente
     salvata.
     • Avviare il comando INSERISCI MACRO.
     • Selezionare nella finestra Windows il nome del file di blocco da importare.
     • Selezionare il punto di inserimento della MACRO con il mouse.




22
OGGETTI
Per disegnare lo schema unifilare della rete che si intende studiare, DOCWin mette a disposizione
una libreria di oggetti contenuti nella toolbar ‘Oggetti’




Gli oggetti in rosso si riferiscono alla media tensione e si attivano solo se nel pannello ‘Proprietà
generali d’impianto’ si è scelto di avere un livello di media tensione.

Le proprietà degli oggetti sono raccolte in pannelli cui si accede con il comando PROPRIETA’. Nel
pannello circuito è possibile modificare il numero di fasi dell’oggetto o il sistema di distribuzione. Se
del caso, si può definire il nome del quadro in cui è inserito l’oggetto e la resistenza di terra
dell’oggetto.




Per quanto riguarda il sistema di distribuzione e il numero di fasi occorre tenere presente che:
- quando si disegna un oggetto senza agganciarlo ad un altro oggetto, sarà possibile impostare il
sistema di distribuzione e il numero di fasi;
- se si disegna un oggetto agganciandolo ad un altro oggetto presente nello schema unifilare, esso
‘erediterà’ il sistema di distribuzione ed il numero di fasi dell’oggetto già disegnato.

A seguire una breve descrizione degli oggetti e delle loro interfacce.




                                                                                                      23
ALIMENTAZIONE




     L’interfaccia dell’alimentazione eredita le variabili impostate nel pannello ‘Proprietà generali
     d’impianto’ e consente di modificare la tensione nominale della alimentazione, il sistema di
     distribuzione e il numero delle fasi. Nel caso l’alimentazione sia di media tensione, non è necessario
     impostare il sistema di distribuzione e il numero delle fasi infatti DOCWin gestisce esclusivamente il
     sistema di distribuzione IT con neutro non distribuito. Inoltre è necessario inserire i dati relativi al
     contributo della rete alla corrente di corto circuito.

     Qualora non si disponga del dato in termini di correnti di corto circuito è possibile accedere
     all’interfaccia ‘Calcolo della corrente di corto circuito’ mediante il pulsante di ‘Aiuto’ accanto al dato da
     inserire ed inserire il dato in termini di impedenza o di potenza di corto circuito.




     Al termine dei calcoli di Load Flow, nell’alimentazione vengono riportati: la potenza attiva richiesta;la
     potenza reattiva richiesta;il fattore di potenza cosϕ.

     Suggerimenti per il rifasamento
     Alla destra del valore di cosϕ calcolato, è presente il pulsante ‘Correzione’, che consente di accedere
     alla semplice interfaccia illustrata di seguito, che consente di determinare la potenza reattiva
     necessaria per portare il cosϕ al valore desiderato. Il valore suggerito potrà essere utilizzato come


24
aiuto per l’inserimento di un gruppo di rifasamento di potenza reattiva adeguata (vedere il paragrafo
‘Gruppo di rifasamento).




          GENERATORE




Il pannello consente l’inserimento dei parametri della macchina utili al fine dei calcoli di load-flow e di
corto circuito.

Il dato relativo alla potenza della macchina può essere inserito con modalità alternativa premendo il
pulsante ‘Aiuto’ posto accanto al dato.

Il dato relativo alla resistenza d’armatura può essere immesso nota che sia la costante di tempo della
componente continua premendo l’apposito pulsante ‘Aiuto’

E’ molto importante, per ottenere un calcolo di load – flow corretto, scegliere se il generatore sarà
gestito a potenza attiva e reattiva costanti (Opzione ‘Sorgente PQ’) o a tensione e potenza attiva
costanti (Opzione ‘Sorgente PV’).

Il comando ‘Sfoglia in archivio’ permette di scegliere i dati del generatore da un archivio standard o da
un archivio utente.

Per facilitare il reperimento del generatore desiderato, l’archivio visualizza macchine di bassa e di alta
tensione in alternativa, permette la scelta del tipo di generatore e consente di ordinare la lista dei
generatori secondo due criteri a scelta dell’utente.




                                                                                                        25
Un generatore può essere aggiunto all’archivio utente semplicemente inserendo i dati, assegnandogli
     un nome nella casella ‘Modello’ e premendo il pulsante ‘ > Salva in archivio’


              TRASFORMATORE A DUE AVVOLGIMENTI




     DOCWin consente di definire un trasformatore con piena libertà. Con il pannello di controllo è
     possibile impostare tutte le caratteristiche della macchina. In particolare è possibile scegliere il


26
sistema di distribuzione del secondario per iniziare una nuova sezione di rete. DOCWin non ha
nessuna limitazione nella gestione dei sistemi di distribuzione.

E' possibile impostare la potenza nominale del trasformatore, la tensione di corto circuito e le perdite. I
riquadri presenti nell’interfaccia contengono già valori convenienti per i dati e sono comunque
modificabili. In questo caso occorre bloccare la scelta effettuata premendo l'icona con il lucchetto.
Questo blocco impedisce che i valori impostati possano essere automaticamente modificati dal
programma durante le procedure di calcolo automatico della rete.

Il dato relativo alle perdite in corto circuito può essere immesso in kW premendo il pulsante Aiuto.

Sono inoltre a disposizione due archivi: il primo precompilato con le caratteristiche delle macchine di
più comune utilizzo, il secondo a disposizione dell’utilizzatore, che può salvare le caratteristiche
visualizzate al momento per futuri utilizzi. Entrambi gli archivi possono essere ordinati in base alla
combinazione di due criteri, a scelta dell’utente. Per accedere agli archivi è sufficiente premere il
pulsante <Sfoglia archivio…




Per riportare i dati della macchina selezionata nell’interfaccia principale è sufficiente premere il
pulsante OK.
Un trasformatore può essere aggiunto all’archivio utente semplicemente inserendo i dati,
assegnandogli un nome nella casella Modello e premendo il pulsante >Salva in archivio.
In genere non è necessario definire i dati della macchina: DOCWin calcola infatti in automatico la
potenza nominale che il trasformatore deve avere per potere alimentare i carichi. Sarà necessario
intervenire solo se i tipi di avvolgimento sono diversi da quelli impostati come default
(Triangolo/Stella), oppure se la tensione nominale del secondario è diversa da quella accettata nei
dati generali di impianto.

In funzione della potenza minima calcolata e della tensione nominale degli avvolgimenti, DOCWin
sceglie automaticamente dagli archivi il trasformatore più adatto (prima dall’archivio utente, poi da
quello fornito con il programma). Nel caso in cui non fosse trovato alcun trasformatore adatto, verrà
emesso un avviso e verranno utilizzati per i calcoli i dati di tensione di corto circuito e di perdite
assegnati per default nell’interfaccia.

L'interfaccia può gestire le prese del trasformatore per permettere un adeguato livello di tensione al
secondario: In questo caso si seleziona la check Prese e nelle apposite caselle si inserisce:
il limite superiore in percentuale alla tensione nominale;
il limite inferiore in percentuale alla tensione nominale;
il passo in percentuale alla tensione nominale.
Infine nella casella Presa si imposta la posizione della presa.



                                                                                                        27
Una volta impostata una presa, è fondamentale ‘bloccare’ il trasformatore premendo
                  l’icona Lucchetto. Durante il calcolo automatico, infatti, DOCWin cercherà altrimenti di
                  dimensionare il trasformatore, riportando la presa al secondario alla tensione nominale
                  (impostazione default).


                  Nella fase di avvio del calcolo, il programma verifica che il tipo di avvolgimento, il
                  sistema di distribuzione ed il numero di fasi siano compatibili con i flussi di potenza
                  calcolati.


                  DOCWin dimensiona automaticamente il trasformatore in funzione della corrente di
                  carico calcolata. Desiderando sovradimensionare la macchina, è possibile procedere in
                  due modi:
                  Applicare a valle un carico fittizio, chiamato ad esempio ‘Riserva’, della potenza
                  nominale eccedente rispetto ai bisogni contingenti; in questo modo le cadute di tensione
                  calcolate saranno quelle dell’impianto a pieno carico teorico.
                  Scegliere manualmente il trasformatore, bloccandolo poi premendo l’icona lucchetto. In
                  questo secondo caso le cadute di tensione calcolate saranno quelle dell’impianto nella
                  sua configurazione effettiva, precedente gli eventuali ampliamenti.




               TRASFORMATORE A TRE AVVOLGIMENTI




     DOCWin consente di definire un trasformatore con piena libertà. Con il pannello di controllo è
     possibile impostare tutte le caratteristiche della macchina. In particolare è possibile scegliere il
     sistema di distribuzione del secondario e del terziario, per iniziare nuove sezioni di rete. DOCWin non
     ha nessuna limitazione nella gestione dei sistemi di distribuzione.

     E' possibile impostare la potenza nominale del trasformatore, la tensione di corto circuito e le perdite. I
     riquadri presenti nell’interfaccia contengono già valori convenienti per i dati e sono comunque


28
modificabili. In questo caso occorre bloccare la scelta effettuata premendo l'icona con il lucchetto.
Questo blocco impedisce che i valori impostati possano essere automaticamente modificati dal
programma durante le procedure di calcolo automatico della rete.

Il dato relativo alle perdite in corto circuito può essere immesso in kW premendo il pulsante Aiuto.

Sono inoltre a disposizione due archivi: il primo precompilato con le caratteristiche delle macchine di
più comune utilizzo, il secondo a disposizione dell’utilizzatore, che può salvare le caratteristiche
visualizzate al momento per futuri utilizzi. Entrambi gli archivi possono essere ordinati in base alla
combinazione di due criteri, a scelta dell’utente. Per accedere agli archivi è sufficiente premere il
pulsante <Sfoglia archivio…




Per riportare i dati della macchina selezionata nell’interfaccia principale è sufficiente premere il
pulsante OK.

Un trasformatore può essere aggiunto all’archivio utente semplicemente inserendo i dati,
assegnandogli un nome nella casella Modello e premendo il pulsante > Salva in archivio.

In genere non è necessario definire i dati della macchina: DOCWin calcola infatti in automatico la
potenza nominale che il trasformatore deve avere per potere alimentare i carichi. Sarà necessario
intervenire solo se i tipi di avvolgimento sono diversi da quelli impostati come default
(Triangolo/Stella), oppure se la tensione nominale del secondario/terziario è diversa da quella
accettata nei dati generali di impianto.

In funzione della potenza minima calcolata e della tensione nominale degli avvolgimenti, DOCWin
sceglie automaticamente dagli archivi il trasformatore più adatto (prima dall’archivio utente, poi da
quello fornito con il programma). Nel caso in cui non fosse trovato alcun trasformatore adatto, verrà
emesso un avviso e verranno utilizzati per i calcoli i dati di tensione di corto circuito e di perdite
assegnati per default nell’interfaccia.

L'interfaccia può gestire le prese del trasformatore per permettere un adeguato livello di tensione al
secondario: In questo caso si seleziona la check Prese e nelle apposite caselle si inserisce:
il limite superiore in percentuale alla tensione nominale;
il limite inferiore in percentuale alla tensione nominale;
il passo in percentuale alla tensione nominale.
Infine nella casella Presa si imposta la posizione della presa.




                                                                                                       29
Una volta impostata una presa, è fondamentale ‘bloccare’ il trasformatore premendo
                  l’icona Lucchetto. Durante il calcolo automatico, infatti, DOCWin cercherà altrimenti di
                  dimensionare il trasformatore, riportando la presa al secondario alla tensione nominale
                  (impostazione default).


                  Nella fase di avvio del calcolo, il programma verifica che il tipo di avvolgimento, il
                  sistema di distribuzione ed il numero di fasi siano compatibili con i flussi di potenza
                  calcolati.


                  DOCWin dimensiona automaticamente il trasformatore in funzione della corrente di
                  carico calcolata. Desiderando sovradimensionare la macchina, è possibile procedere in
                  due modi:
                  Applicare a valle un carico fittizio, chiamato ad esempio ‘Riserva’, della potenza
                  nominale eccedente rispetto ai bisogni contingenti; in questo modo le cadute di tensione
                  calcolate saranno quelle dell’impianto a pieno carico teorico.
                  Scegliere manualmente il trasformatore, bloccandolo poi premendo l’icona lucchetto. In
                  questo secondo caso le cadute di tensione calcolate saranno quelle dell’impianto nella
                  sua configurazione effettiva, precedente gli eventuali ampliamenti.




              IMPEDENZA GENERICA
     L’impedenza generica è un oggetto da inserire nella rete per modellizzare un’entità reale dotata di
     impedenza e non presente nell’elenco degli oggetti di DOCWin.
     L’interfaccia dell’oggetto consente di inserire resistenza e reattanza dei conduttori presenti
     nell’oggetto compatibilmente con il sistema di distribuzione e il numero di fasi che appaiono nel
     pannello ‘Circuito’.




     I dati possono essere inseriti in modo alternativo premendo il pulsante ‘Aiuto’.




30
CAVO

DIMENSIONAMENTO DEI CAVI
Per eseguire il dimensionamento della linea, impostare i dati nel pannello mostrato in seguito, quindi
selezionare AVANTI.

DOCWin cercherà di determinare fino a quattro possibili soluzioni alternative tra loro, con diverse
sezioni e numero di conduttori in parallelo per fase. L’utilizzatore potrà scegliere una delle quattro
soluzioni, tutte valide, vedendo in tempo reale le variazioni sugli ulteriori risultati del calcolo.

            E’ possibile che in certe circostanze non sia possibile trovare quattro risultati validi. In tal
            caso, DOCWin mostrerà un numero inferiore di soluzioni



            DOCWin consente di definire le sezioni con cui si desidera lavorare. Vedi al riguardo il
            paragrafo ‘Impostazioni avanzate’




METODI DI DIMENSIONAMENTO DEI CONDUTTORI DI FASE




                                                                                                          31
Dimensionamento termico
     DOCWin esegue sempre il dimensionamento dei conduttori di fase, in modo che questi non superino
     mai in regime permanente la massima temperatura di lavoro impostata (dimensionamento termico).
     Questo dimensionamento può essere eseguito utilizzando alternativamente una delle norme elencate
     di seguito:




32
Installazioni in edifici
• CEI 64-8, con riferimento a:
- CEI UNEL 35024-1: Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni
nominali non superiori a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. Portate di
corrente in regime permanente per posa in aria, 1997-06.
- CEI UNEL 35024-2: Cavi elettrici ad isolamento minerale per tensioni nominali non superiori a
1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. Portate di corrente in regime permanente
per posa in aria, 1997-06.
- CEI UNEL 35026: Cavi di energia per tensione nominale U sino ad 1kV con isolante di carta
impregnata o elastomerico o termoplastico. Portate di corrente in regime permanente. Posa in aria ed
interrata, 1982-12.
- CEI UNEL 35027: Cavi di energia per tensione nominale U sino ad 1kV con isolante di carta
impregnata o elastomerico o termoplastico. Portate di corrente in regime permanente. Generalità per
la posa in aria ed interrata, 1982-12.
•      IEC 60364-5-523: Electrical installation of buildings.

•      VDE 298 Teil 4: Verwendung von Kabeln und isolierten Leitungen für Starkstromanlagen,
       11/1998.

• NFC 15-100: Installations électriques a basse tension. J, 1998.

Quadri
•      IEC 60890, Technical Report – Type 3, A method of temperature-rise assessment by
       extrapolation for partially-tested assemblies (PTTA) of low-voltage switchgear and controlgear,
       Am. 1, 02/1995.

Impianti navali
•      IEC 60092-352, Electrical installations in ships – choice and installations of cables for low-
       voltage power systems, II Ed.

Dimensionamento per massima caduta di tensione
Oltre al dimensionamento termico, sempre eseguito, è possibile impostare la massima caduta di
tensione percentuale a fondo linea: la sezione dei conduttori di fase verrà scelta in modo da avere
sempre una caduta di tensione percentuale inferiore al valore impostato. Il massimo valore inseribile è
10%.

              Anche nel caso in cui il controllo sulla massima caduta di tensione non sia abilitato
              DOCWin rifiuta comunque soluzioni che comportino una caduta di tensione superiore al
              10%.

Coordinamento con le protezioni
Questa funzione consente di indicare qual è l’oggetto che protegge il cavo.
Sono previsti 3 diversi tipi di protezione: contro sovraccarico, contro corto circuito e contro contatti
indiretti.
Per scegliere il tipo di protezione desiderato sfogliare l’elenco a fianco di ogni tipo di protezione
(saranno visualizzati solo gli oggetti compatibili).
Nel caso delle protezioni contro corto circuito e contatti indiretti è possibile proteggere sia il primo che
il secondo terminale del cavo.




                                                                                                         33
Dimensionamento economico
     Oltre al dimensionamento termico, sempre eseguito, e al dimensionamento per massima caduta di
     tensione, opzionale, DOCWin è in grado di dimensionare i conduttori per ottimizzare la resa
     economica dell’impianto. Tale ottimizzazione è in grado di offrire importanti risparmi al committente,
     considerando anche i costi di utilizzo dell’impianto oltre a quelli di realizzazione.
     La norma utilizzata è:
     IEC 60287-3-2 Electric cables - Calculation of the current rating - Part 3: Sections on operating
     conditions - Section 2: Economic optimization of power cable size, 1995 - 06; recepita in Italia dalla
     Norma CEI 20-43 Ottimizzazione economica delle sezioni dei conduttori dei cavi elettrici per energia,
     Ed. I, 09-1997.

     Le formule, gli algoritmi ed i dati impiegati consentono la determinazione delle sezioni economiche del
     conduttore con il metodo della sezione economica del conduttore per un carico stabilito (art. 5.2).

     Per modificare i parametri utilizzati nel calcolo, premere il pulsante alla destra della casella in cui
     possono essere immesse le ore per anno in cui il cavo verrà utilizzato a regime. Comparirà il pannello
     illustrato di seguito.




     I parametri sono:
     - Tempo di funzionamento alle massime perdite per effetto Joule [h/anno]


34
-   Costo di un Watt ora al livello di tensione appropriato [Euro/Wh]
-   Incremento annuale percentuale della corrente di carico [%]
-   Incremento annuale del costo dell’energia non provocato dall’inflazione [%]
-   Durata dell’impianto [anni]
-   Tasso di attualizzazione [%]
-   Fattore di effetto prossimità [%]
-   Fattore di effetto pelle [%]
-   Fattore di perdita nella guaina metallica [%]
-   Fattore di perdita nell’armatura [%]
-   Componente variabile del costo per unità di lunghezza e sezione del conduttore [€/m·mm2]

             Tutti i parametri del pannello sono impostati a valori ragionevoli. Consultare la norma di
             riferimento prima di apportare modifiche a tali valori.


OTTIMIZZAZIONE DEL CONDUTTORE DI NEUTRO OPPURE DEL PEN
Il dimensionamento del conduttore di neutro oppure PEN avviene secondo la CEI 64-8/5 art.524.

In sintesi:
- per conduttori in rame e sezione delle fasi fino a 16 mm2, la sezione del neutro è pari alla sezione
delle fasi;
-
    per conduttori in rame e sezione delle fasi superiore a 16 mm2, la sezione del neutro è pari al
massimo tra 16 mm2 e la metà della sezione delle fasi;
- per conduttori in alluminio e sezione delle fasi fino a 25 mm2, la sezione del neutro è pari alla
sezione delle fasi;
-
    per conduttori in alluminio e sezione delle fasi superiore a 25 mm2, la sezione del neutro è pari al
massimo tra 16 mm2 e la metà della sezione delle fasi;


DIMENSIONAMENTO DEL PE
Il dimensionamento del conduttore PE avviene secondo la CEI 64-8 art.543.
In sintesi:
- per sezioni delle fasi fino a 16 mm2 ed in assenza di protezione meccanica, la sezione del PE è
pari al valore più alto tra il valore 4 mm2 e la sezione delle fasi;
- per sezioni delle fasi fino a 16 mm2 ed in presenza di protezione meccanica, la sezione del PE è
pari al massimo tra 2.5 mm2 e la sezione delle fasi;
- per sezioni delle fasi comprese tra 16 mm2 e 35 mm2 la sezione del PE è pari a16 mm2.
- per sezioni delle fasi superiori a 35 mm2 la sezione del PE è pari alla metà della sezione delle fasi.

Le caratteristiche del conduttore PE, quando presente, sono impostate nel riquadro DEFINIZIONE
DEL PE nel pannello CIRCUITO.


PARAMETRI UTILIZZATI PER IL DIMENSIONAMENTO
I parametri utilizzati nelle procedure di calcolo sono contenuti nei riquadri Cavo e Metodo di
installazione del pannello DATI DEL CAVO, oltre che nel pannello CIRCUITO. I valori disponibili
cambiano al cambiare del metodo di calcolo selezionato. Per maggiori spiegazioni sul significato dei
singoli dati di ingresso si rimanda alle norme di riferimento.

Dati del cavo
Impostare le caratteristiche del cavo desiderato per mezzo del pannello illustrato di seguito.




                                                                                                     35
I dati che caratterizzano il cavo sono:
     -   Tipo
     -   Materiale del conduttore
     -   Materiale dell’isolante
     -   Massima temperatura ammessa in regime permanente.

                  Tipo, Materiale del conduttore, Materiale dell’isolante e Massima temperatura ammessa
                  in regime permanente variano al variare delle norme


     Modifica della massima temperatura ammessa in regime permanente
     La massima temperatura ammessa in regime permanente, che influisce sulla vita del cavo, è
     automaticamente preimpostata al valore suggerito dalla norma corrente. E’ tuttavia possibile
     intervenire per modificarla, variandola da un minimo di 10°C oltre la temperatura ambiente (pannello
     “CIRCUITO”, riquadro “DATI AMBIENTALI”) ad un massimo del 20% oltre il valore suggerito dalla
     norma.

     Temperatura in regime permanente e vita minima del cavo
     E’ disponibile una funzione di aiuto per la determinazione della massima temperatura in regime
     permanente in funzione della vita minima del cavo e viceversa (Arrhenius).
     Per utilizzare tale funzione, selezionare il pulsante con la calcolatrice. Comparirà il pannello seguente.




     Nella parte superiore, non modificabile, sono riportati i valori suggeriti dalla norma corrente. Nella
     parte inferiore è possibile selezionare se ottenere la temperatura in regime permanente in funzione
     della vita minima del cavo oppure il contrario. Per ottenere il risultato desiderato, una volta impostato il
     metodo, è sufficiente digitare il dato di ingresso e premere il pulsante <-Calcola. Premere quindi il
     pulsante OK per riportare la temperatura nel pannello precedente.

     Metodo di installazione
     I metodi di installazione, o posa, variano da norma a norma. Selezionare il metodo desiderato
     scegliendo in sequenza, dall’alto al basso, dalle tendine illustrate di seguito.




     Il pulsante particolari, quando disponibile, consente di impostare ulteriori parametri, che variano al
     variare della norma.
     Quello illustrato di seguito si riferisce alla CEI 64-8.




36
I dati richiesti in questo pannello, impostati inizialmente su valori ragionevoli, possono
             influenzare in modo determinante i risultati del calcolo. Si raccomanda di consultare le
             norme di riferimento prima di intervenire



Dati del circuito
Il pannello CIRCUITO consente di impostare i dati del circuito di cui fa parte il cavo.




I parametri di circuito sono:

Dati ambientali
-      Temperatura ambiente: è automaticamente preimpostata in funzione della norma corrente; è
tuttavia possibile modificarla, nei limiti concessi dalla norma stessa.
-      Luogo con pericolo d’incendio: si intende per precisione un “impianto a sicurezza funzionale
contro le esplosioni nei luoghi di Classe C1 in zone C1Z1”. Queste impostazioni influenzano
esclusivamente il coordinamento con le protezioni.
-      Resistività del terreno.

Fasi
Sono considerati circuiti a tre e a due fasi, con e senza neutro, oltre che monofasi.




                                                                                                     37
Sistema distribuzione
        Sono considerati circuiti TT, TN-C, TN-S, IT che degradano in TT ed IT che degradano in TN.
     Queste impostazioni influenzano esclusivamente il coordinamento con le protezioni.

     Tensione nominale
        Scegliere uno dei valori proposti dalla tendina, oppure digitare il valore desiderato (compreso tra 1
     e 1000 V).

     Corrente di carico
         E’ la corrente che deve transitare nella linea. Questa corrente viene automaticamente determinata
     a partire dalle caratteristiche della rete, quando il cavo è connesso. Quando invece il cavo non è
     collegato ad una rete, è possibile digitare liberamente il valore di corrente di carico e di fattore di
     potenza, per poi procedere al dimensionamento della linea, come in una sorta di regolo calcolatore.

     Fattore di potenza (cosφ)
        E’ il fattore di potenza proprio del carico servito dalla linea. Questo fattore può essere
     automaticamente determinato a partire dalle caratteristiche della rete.

     Calcolo della corrente di carico Ib
     Corrente di carico e fattore di potenza possono essere ricavati da altri dati noti, premendo il pulsante
     con la calcolatrice.

     I metodi di calcolo gestiti per ricavare Ib e cos φ sono:
     - note potenza attiva nominale e potenza reattiva nominale
     - noti potenza attiva nominale e fattore di potenza nominale
     - noti potenza apparente nominale e fattore di potenza nominale.

     Selezionato il metodo desiderato, immettere i dati di ingresso e premere il pulsante OK: i valori
     calcolati verranno riportati automaticamente nel pannello “CIRCUITO”.

     Sovradimensionamento
     Questo fattore è lasciato alla discrezione del progettista: DOCWin sceglierà un cavo la cui portata,
     una volta applicati i fattori di correzione K derivanti dalle condizioni di posa, sia superiore rispetto alla
     corrente di carico almeno del valore indicato.

                  Si consiglia di non impostare un valore inferiore a 1.3 (cioè portata Iz almeno 1.3 volte
                  corrente di carico Ib); in caso contrario potrà essere diifficile riuscire a proteggere il cavo
                  dal sovraccarico.

     Definizione del PE
     Le caratteristiche del conduttore equipotenziale, quando presente, possono essere impostate per
     mezzo del riquadro DEFINIZIONE DEL PE.




38
RISULTATI DEL DIMENSIONAMENTO
Per dimensionare il cavo, dopo averne definito le caratteristiche nei pannelli DIMENSIONAMENTO e
CIRCUITO, è sufficiente selezionare il pannello RISULTATI DEL CALCOLO, illustrato di seguito.




I valori calcolati sono:
•     Formazione dei conduttori di fase, proponendo fino a quattro soluzioni alternative, scegliendo
      solo tra le sezioni abilitate (vedi paragrafo ‘Impostazioni avanzate’)
•     Formazione del conduttore di neutro
•     Sezione del PE
•     Portata dei conduttori di fase (dopo l’applicazione degli opportuni fattori di correzione)
•     Caduta di tensione percentuale a fondo linea
•     Resistenza del cavo alla temperatura di lavoro in regime permanente
•     Reattanza del cavo
•     Temperatura di lavoro in regime permanente
•     Potenza dissipata dal cavo
•     Energia specifica passante dei conduttori di fase
•     Energia specifica passante del conduttore di neutro
•     Energia specifica passante del PE
•     Massima lunghezza protetta contro i corto circuiti
•     Massima lunghezza protetta contro i contatti indiretti.

I valori proposti per i conduttori di fase, neutro e PE possono essere cambiati dal progettista, anche al
di fuori dell’insieme di soluzioni proposte; a seguito della modifica, vengono automaticamente eseguiti
i controlli necessari, mostrando all’utilizzatore gli eventuali problemi riscontrati.




                                                                                                      39
Tutti i valori modificabili possono essere “bloccati”, premendo la relativa l’icona con il lucchetto.
     Questo blocco impedisce che i valori impostati possano essere automaticamente modificati dal
     programma durante le procedure di calcolo automatico della rete.

                  Resistenza e reattanza delle condutture sono calcolate a partire da dati modificabili per
                  mezzo del comando ‘Impostazioni avanzate’.


     Fattori di correzione della portata
     Questo pannello consente di accedere ai fattori di correzione della portata, calcolati in base alla
     norma selezionata. I dati sono resi disponibili per facilitare le eventuali verifiche sull’esattezza dei
     risultati proposti. Il pannello illustrato di seguito si riferisce alla norma CEI 64-8.




     VERIFICHE
     Il modulo di calcolo di DOCWin può essere utilizzato per verificare linee già esistenti. E’ sufficiente
     impostare i parametri della linea da verificare, portarsi nel pannello RISULTATI, quindi forzare le
     formazioni dei conduttori di fase, neutro, PE (oppure PEN) alle formazioni note e valutare i risultati
     delle verifiche.




40
CONDOTTO SBARRA
DOCWin dimensiona automaticamente il condotto sbarre, una volta lanciata la procedura di calcolo
automatico. In una fase preliminare, è possibile impostare i dati necessari al dimensionamento
secondo le esigenze di progetto mediante il comando PROPRIETÀ.
Il condotto sbarre può anche essere scelto senza necessità di disegnare una rete, cioè senza lanciare
il calcolo automatico, sempre mediante il comando PROPRIETÀ.
Per eseguire il dimensionamento del condotto sbarra, impostare i dati nel pannello mostrato di
seguito.




Il condotto sbarre è sempre dimensionato secondo il criterio termico; inoltre è possibile impostare la
massima caduta di tensione percentuale ammessa.
Oltre alla lunghezza del condotto sbarra, gli altri parametri necessari al calcolo sono:
Corrente di carico
E’ la corrente che percorre il condotto sbarra. Questa corrente viene automaticamente determinata a
partire dalle caratteristiche della rete, quando il cavo è connesso. Quando invece il cavo non è
collegato ad una rete, è possibile digitare liberamente il valore di corrente di carico e di fattore di
potenza, per poi procedere al dimensionamento della linea, come in una sorta di regolo calcolatore.
Temperatura ambiente
Automaticamente impostata secondo la norma corrente; è tuttavia possibile modificarla, nei limiti
concessi dalla norma stessa.
Sovradimensionamento
Questo fattore è lasciato alla discrezione del progettista: DOCWin sceglierà un condotto sbarra la cui
portata sia superiore rispetto alla corrente di carico almeno del valore indicato.
            Si consiglia di non impostare un valore inferiore a 1.3 (cioè portata Iz almeno 1.3 volte
            corrente di carico Ib); in caso contrario potrà essere diifficile riuscire a proteggere il cavo
            dal sovraccarico.

                                                                                                         41
dal sovraccarico.

     Fasi
     Sono considerati circuiti a tre e a due fasi, con e senza neutro, oltre che monofasi.
     Sistema distribuzione
        Sono considerati circuiti TT, TN-C, TN-S, IT che degradano in TT ed IT che degradano in TN.
     Queste impostazioni influenzano esclusivamente il coordinamento con le protezioni.
     Tensione nominale
        Scegliere uno dei valori proposti dalla tendina, oppure digitare il valore desiderato (compreso tra 1
     e 1000 V).

     Nel pannello Risultati si legge la scelta effettuata da DOCWin. L'utente può modificarla secondo le
     proprie esigenze. In particolare si può scegliere:
     - il materiale conduttore: rame o alluminio;
     - la sezione del neutro: piena o metà rispetto a quella delle fasi;
     - modalità di realizzazione del conduttore di protezione: conduttore dedicato o involucro del condotto
     sbarre.

     Nella parte inferiore della finestra si leggono i risultati del calcolo:
     - la resistenza e la reattanza;
     - la portata e la caduta di tensione;
     - le perdite;
     - la temperatura di lavoro dell'involucro;
     - l'energia specifica sopportabile dalla fase, dal neutro e dal conduttore di protezione.




42
Nell'area Correnti di corto circuito si leggono il valore massimo e minimo della corrente di corto
circuito; il pulsante Dettagli visualizza i valori delle correnti di corto circuito massime per guasto ad
inizio linea e i valori delle correnti di corto circuito minime per guasto a fine linea calcolate nei quattro
istanti di tempo impostati nella fase di avvio del calcolo automatico.




                                                                                                          43
SBARRA
     L’oggetto sbarra rappresenta un nodo nella rete. Questo nodo viene considerato ad impedenza nulla.
     Nel pannello Proprietà della sbarra si possono impostare il fattore di contemporaneità ed
     eventualmente il nome del quadro e la resistenza di terra, che verrà utilizzata per il calcolo delle
     correnti di guasto verso terra degli oggetti connessi alla sbarra. La tensione nominale, le fasi e il
     sistema di distribuzione sono ereditati dall’oggetto a monte a cui la sbarra è stata agganciata. Gli
     oggetti connessi alla sbarra possono avere fasi e sistemi di distribuzione tra loro differenti, purchè
     siano dal lato ‘carichi’ ed il cambiamento rispetti le regole illustrate di seguito:

      Numero di fasi alla sbarra                   cambiamento ammesso dal lato carichi
      LLLN                                         LLL, LL, LN
      LLL                                          LL
      LLN                                          LL, LN
      LL                                           ---
      LN                                           ---

      Sistema di distribuzione alla sbarra         cambiamento ammesso dal lato carichi
      TN-C                                         TN-S
      TN-C                                         TT ( LLL oppure LL )
      TN-S                                         TT

     Una volta avviata la procedura automatica di calcolo, nella finestra si possono leggere i risultati del
     calcolo dei flussi di potenza (Load-Flow): la tensione, lo sfasamento e la corrente.




44
Nel pannello Correnti di corto circuito si leggono i valori delle correnti di corto circuito calcolate.




Il pulsante Dettagli consente di visualizzare tutti gli altri valori della corrente di corto circuito (si veda a
tal proposito il capitolo dedicato alle correnti di corto circuito).



       CONNESSIONE
Non si tratta di un oggetto fisicamente presente nell’impianto, ma di un’entità esclusivamente grafica
che può essere utile durante il disegno per non connettere direttamente due oggetti o due parti
d’impianto e spaziare maggiormente rispetto alla griglia predefinita. La Connessione consente anche
di congiungere più oggetti tra di loro; per questa ragione, è possibile impostare la proprietà ‘Fattore di
contemporaneità’.


       ARRIVO
Non si tratta di un oggetto fisicamente presente nell’impianto, ma di un’entità esclusivamente grafica
che può essere utile per disegnare su pagine diverse parti dell’impianto.
Il pannello delle proprietà consente di assegnare un nome all’oggetto. Infatti l’oggetto ‘Arrivo’ deve
essere sempre associato ad un oggetto ‘Partenza’ con lo stesso nome. Solo così DOCWin può
ricostruire l’esatta topologia della rete.




       PARTENZA
Non si tratta di un oggetto fisicamente presente nell’impianto, ma di un’entità esclusivamente grafica
che può essere utile per disegnare su pagine diverse parti dell’impianto.




                                                                                                             45
Il pannello delle proprietà consente di assegnare un nome all’oggetto. Infatti l’oggetto ‘Partenza’ deve
     essere sempre associato ad un oggetto ‘Arrivo’ con lo stesso nome. Solo così DOCWin può
     ricostruire l’esatta topologia della rete.



            MULTIMETRO
     Il multimetro è un oggetto che consente di visualizzare i risultati dei calcoli di Load-Flow e di Corto
     circuito, in ogni nodo della rete. Il Multimetro non influenza ovviamente i risultati, per cui può essere
     tranquillamente aggiunto e tolto alla rete in qualsiasi istante. L’interfaccia dell’oggetto è composta da
     due schermate: Load-Flow e Correnti di corto circuito.
     Load-Flow
     Una volta eseguita la procedura automatica di calcolo della rete, nella finestra si possono leggere i
     risultati del calcolo dei flussi di potenza (Load-Flow): la tensione, lo sfasamento e la corrente.

     Correnti di corto circuito
     Nel pannello Correnti di corto circuito si leggono i valori delle correnti di corto circuito calcolate.




     Il pulsante Dettagli consente di visualizzare tutti gli altri valori della corrente di corto circuito (si veda a
     tal proposito il capitolo dedicato alle correnti di corto circuito).




46
INTERRUTTORE

    Generalità
    DOCWin è in grado di effettuare la scelta dell’interruttore in base ai seguenti dati:
•   numero di poli protetti ed interrotti richiesto;
•   elenco delle condutture e degli interruttori differenziali puri da proteggere;
•   tipo di protezione da effettuare: contro corto circuito, contatti indiretti, sovraccarico;
•   modalità richiesta per la protezione dai contatti indiretti: con differenziale, con sganciatore istantaneo,
    con funzione di guasto a terra, con toroide esterno;
•   coordinamento con altri interruttori;
•   corrente di carico;
•   correnti massime e minime di guasto;
•   portate delle condutture da proteggere, oltre che degli eventuali interruttori differenziali puri;
•   energia sopportabile dalle condutture/interruttori differenziali puri da proteggere;
•   picco sopportabile dagli interruttori differenziali puri da proteggere;
•   norma da utilizzare, domestica IEC 60898 oppure industriale IEC60947-2;
•   tipo di potere di interruzione richiesto: Ics (Service) oppure Icu (Ultimate);
•   tensione di tenuta ad impulso;
•   corrente di breve durata Icw.

    Tutti i criteri utilizzati per la scelta dell’interruttore sono opzionali e possono essere esclusi. In ogni
    caso la protezione scelta verrà comunque sottoposta a verifiche.

  DOCWin può gestire l’interruttore in due modalità:
• interruttore isolato;
• interruttore connesso alla rete.

    INTERRUTTORE ISOLATO
    Quando un interruttore è inserito nel progetto e non viene connesso ad altri oggetti, è possibile
    comunque digitare i valori che verranno poi utilizzati come criterio di filtro, con l’esclusione di quelli
    comunque ricavabili dagli oggetti da proteggere, che in questo caso non sono definiti. DOCWin in
    questo caso si comporta come una sorta di catalogo da cui scegliere manualmente un prodotto.

    INTERRUTTORE CONNESSO ALLA RETE
    Quando un interruttore è inserito in una rete, DOCWin è in grado di ricavare automaticamente tutti i
    dati necessari, compreso anche l’elenco degli oggetti da proteggere. Alcuni di questi dati, e cioè la
    corrente di carico Ib e le correnti di guasto, possono poi essere ‘forzati’, in senso cautelativo, a seguito
    di particolari esigenze progettuali (per maggiori dettagli, vedi i paragrafi seguenti relativi alla
    descrizione dell’interfaccia dell’oggetto).
    Altre impostazioni invece vengono ricavate dai valori default salvati nel prototipo utilizzato per creare il
    progetto (per maggiori informazioni riguardo alla gestione dei prototipi, vedi il paragrafo I Prototipi, nel
    capitolo Iniziare a lavorare con DOCWin). Queste impostazioni dipendono in genere dalle
    caratteristiche dell’impianto, quali il sistema di distribuzione utilizzato, che influenza il metodo scelto
    per garantire, ad esempio, la protezione dai contatti indiretti.


    COME AVVIENE LA SELEZIONE DELL’INTERRUTTORE
    Ogni interruttore connesso alla rete viene sempre analizzato durante l’esecuzione del comando
    CALCOLO AUTOMATICO; dato che tutti i dati necessari alla sua scelta sono sempre comunque
    disponibili (o perché calcolati o perchè ricavati dalle impostazioni default del prototipo), l’interruttore
    viene scelto automaticamente, secondo i criteri illustrati nei paragrafi seguenti. Nel caso in cui si
    desiderasse comunque mantenere un particolare tipo di interruttore già selezionato in precedenza,
    sarà necessario ‘bloccarlo’ per mezzo dell’icona a lucchetto. Gli interruttori bloccati vengono
    comunque sempre verificati.

    Un interruttore può comunque sempre essere selezionato al di fuori della procedura di CALCOLO
    AUTOMATICO, semplicemente selezionandolo e richiamando il comando PROPRIETÀ, oppure
    eseguendo su di esso un doppio click. La selezione avverrà comunque applicando gli stessi algoritmi



                                                                                                             47
utilizzati in automatico, sulla base dei valori calcolati dall’ultima esecuzione del comando CALCOLO
     AUTOMATICO.

     INTERFACCIA DELL’INTERRUTTORE
     Eseguendo un doppio click sull’interruttore, oppure selezionandolo e chiamando il comando
     PROPRIETÀ, è possibile impostarne le caratteristiche. L’interfaccia è divisa in tre pannelli principali:
     • Selezione interruttore
     • Dati d’impianto
     • Correnti di corto circuito.

     Selezione interruttore
     In questo pannello si scelgono gli oggetti da proteggere, quali funzioni di protezione implementare e
     l’eventuale coordinamento con altri interruttori; inoltre, è possibile impostare dei criteri ulteriori, che
     DOCWin seguirà nella scelta dell’apparecchio. Questi criteri sono: il tipo (modulare, scatolato, aperto),
     l’esecuzione (fissa, removibile, estraibile)e il tipo di sganciatore (termomagnetico, solo magnetico,
     elettronico).
     Nel riquadro Interruttore scelto, è possibile vedere l’interruttore corrente ed eventualmente bloccarne
     la scelta facendo uso del lucchetto. In questo modo, DOCWin non sarà più autorizzato a modificare
     l’interruttore quando si dovesse rieseguire il comando CALCOLO AUTOMATICO in fase di
     raffinamento del progetto.
     Per mezzo del pulsante Seleziona>> è possibile procedere alla scelta dell’interruttore, sulla base di
     tutti i parametri immessi nei tre pannelli principale dell’interfaccia.

                  Ricordarsi degli oggetti bloccati mediante il lucchetto. DOCWin non modificherà la scelta
                  neppure se non dovessero essere idonei a fronte di modifiche apportate alla rete in
                  seguito.




     SCELTA DEGLI OGGETTI DA PROTEGGERE
     DOCWin è in grado di scegliere automaticamente gli oggetti da proteggere. La scelta avviene sulla
     base dei seguenti criteri:
     •     l’oggetto da proteggere contro il sovraccarico deve essere in serie con l’interruttore;
     •     l’oggetto da proteggere contro il cortocircuito e i contatti indiretti deve poter essere separato da
           tutte le sorgenti di potenza della rete (Fornitura e Generatori) dall’interruttore;


48
DOCWin assegna in genere ad un unico interruttore la protezione dai tre tipi di guasto: sovraccarico,
corto circuito, contatti indiretti. Vengono comunque gestite due eccezioni:
•      se esiste un interruttore differenziale puro a monte, in grado comunque di separare gli oggetti
       da proteggere da tutte le sorgenti di potenza, questo si farà carico di assicurare la protezione
       dai contatti indiretti;
•      se l’interruttore è coordinato con un altro a monte in back-up, la protezione contro il corto
       circuito verrà demandata all’interruttore di sostegno.

Per quanto riguarda la protezione da sovraccarico, occorre evidenziare il fatto che vengono privilegiati
gli interruttori a monte, quando presenti; in mancanza, viene cercato il primo interruttore a valle in
grado di separare l’oggetto da proteggere da tutti i carichi. DOCWin è comunque sempre in grado di
gestire anche le situazioni in cui la protezione dai sovraccarichi viene eseguita con l’interruttore a
valle.

La scelta automatica degli oggetti da proteggere può essere esclusa, deselezionando il controllo
Automatico, presente nella pagina principale delle proprietà dell’interruttore, come illustrato
nell’immagine seguente.
A funzione disabilitata, è possibile assegnare manualmente, oggetto per oggetto, le funzioni di
protezione che dovranno essere soddisfatte dall’interruttore, premendo il pulsante presente alla destra
della categoria di oggetti da proteggere. Il controllo alla sinistra della categoria invece, quando attivo,
mostra che esiste almeno un oggetto della categoria relativa attualmente protetto dall’interruttore.




Deselezionando Automatico è possibile premere il pulsante alla destra della categoria di oggetti da
proteggere; compare il riquadro illustrato di seguito, che contiene l’elenco degli oggetti che possono
essere protetti dall’interruttore.




Abilitando i controlli alla destra della sigla, è scegliere manualmente tanto gli oggetti da proteggere
quanto i tipi di guasto da cui proteggerli.
Il pulsante Seleziona permette la scelta dell’oggetto da proteggere direttamente dallo schema
disegnato.



                                                                                                        49
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Doc Win

  • 1. SOMMARIO ASPETTO GENERALE 1 Aspetto generale 1 Comandi e menù 1 Toolbar 2 Area e riga di comando 3 Guida in linea - Fumetti 3 Informazioni generali 3 Impostazioni avanzate 3 INIZIARE A LAVORARE CON DOCWin 5 Come avviare DOCWin 5 Definire un prototipo 5 Salvare un prototipo 6 Iniziare un nuovo progetto 7 Aprire un progetto già esistente 8 Esportare 8 Esportare uno schema in formato AutoCAD DWG / DXF 8 Esportare i dati del progetto in formato DMBWin o CATs 9 Salvare un progetto 9 Uscire da DOCWin 9 PAGINE 10 Gestione pagine 10 Inserimento Logo-immagine 11 Cambio pagina rapido 11 SELEZIONE 12 Selezionare un’entità: Gruppi di selezione 12 Seleziona 13 MODIFICA 14 Tagliare, copiare, incollare 14 Duplicare 14 Spostare 14 Ruotare 15 Cancellare 15 Annullare 15 Rifare 15 Spostare i dati degli oggetti 15 Editare i dati degli oggetti 16 Rinumerare gli oggetti 16 Modifica smart 16 VISUALIZZAZIONE 17 Zoom / Avvicina / Allontana 17 Spostamento 18 Rigenera 18 GESTIONE DI TESTI 19 Testo 19 Modifica testo 19 Stile di testo 19 MACRO 21 Come salvare una macro 21 Come inserire una macro 21 OGGETTI 22 Alimentazione 23 Generatore 24 Trasformatore a due avvolgimenti 25 I
  • 2. Trasformatore a tre avvolgimenti 27 Impedenza generica 29 Cavo 30 Dimensionamento dei cavi 30 Metodi di dimensionamento dei conduttori di fase 30 Ottimizzazione del conduttore di neutro oppure del PEN 33 Dimensionamento del PE 33 Parametri utilizzati per il dimensionamento 33 Risultati del dimensionamento 37 Verifiche 38 Condotto sbarra 39 Sbarra 41 Connessione 42 Arrivo 42 Partenza 42 Multimetro 43 Interruttore 44 Fusibile 54 Sezionatore 57 Interruttore differenziale puro 62 Carico generico 66 Motore 68 Cavo multitratta 71 Carico luci 74 Blocco di rifasamento 75 Cavo MT 76 Interruttore MT 77 Sezionatore MT 77 Fusibile MT 77 PROPRIETA’ OGGETTI 78 Proprietà 78 Modificare le proprietà di più oggetti contemporaneamente 78 Gestione etichette 78 CALCOLO DELLA RETE 80 Analisi e dimensionamento circuito 80 Metodo dei componenti simmetrici 81 Norma IEC 60909-1 81 Norma IEC 61363-1 81 Calcoli di Load- Flow 81 Calcolo della corrente di corto circuito 82 Visualizzazione delle correnti di cortocircuito 83 DISEGNO DELLE CURVE 85 STAMPE 89 Stampa del progetto 89 Report 92 Stampa dei report 92 Modificare i report 93 II
  • 3. ASPETTO GENERALE ASPETTO GENERALE L’ambiente di lavoro di DOCWin è costituito dagli elementi contenuti nello schermo, ovvero dall’area grafica, dalla barra del titolo, dalla barra dei menù, dalla barra degli strumenti, dall’area di comando completa di scrollbars e dalla barra di stato. L’aspetto grafico di DOCWin varia a seconda della risoluzione dello schermo e della scheda grafica residente sul personal computer. L’immagine seguente mostra l’intero ambiente di lavoro di DOCWin. Importante: l’aspetto e la posizione dell’ambiente di lavoro di DOCWin vengono salvati automaticamente nel file JPCAD.INI. COMANDI E MENU’ L’utente interagisce con il programma utilizzando i comandi. Un comando costituisce un’istruzione impartita al programma per eseguire una particolare operazione. Alcuni comandi eseguono immediatamente l’operazione ad essi associata, mentre altri possono richiamare opzioni oppure una finestra di dialogo. L’esecuzione di qualsiasi comando può essere interrotta premendo il tasto ESC. Ogni comando può essere avviato digitandone il nome alla riga di comando, oppure selezionando la voce di menù corrispondente. I menù si suddividono in menù a tendina e menù ad icone e sono così suddivisi: nome menù contenuto File comandi per la gestione dei file. Modifica comandi per l’editazione e la modifica delle entità. Oggetti comandi per l’inserimento dei simboli elettrici. Pagine comandi per la gestione delle pagine. Strumenti comandi di utilità. Vista comandi per la gestione delle viste. Impostazioni comandi per la definizione dei dati di sistema. Aiuto comandi per il richiamo del manuale in linea e dei suggerimenti. 1
  • 4. Come avviare un comando dai menù a tendina • Puntare il cursore sul nome del menù e fare un clic con il pulsante sinistro del mouse. • Una riga di menù seguita da una freccia dà accesso ad un menù annidato; selezionarla e fare un clic con il pulsante sinistro del mouse per accedere alle voci relative. I comandi di utilizzo frequente sono disponibili anche sotto forma di icone (pulsanti) disposti in barre. Queste barre possono essere liberamente posizionate, agganciate ai margini dell’area grafica, oppure lasciate flottanti. Per avviare un comando da un’icona, occorre effettuare un solo clic sull’icona stessa. Per aumentare la comprensione delle icone, DOCWin mette a disposizione dei suggerimenti che compaiono al passaggio del puntatore. Il comando TOOLBARSD permette all’utente di scegliere se visualizzare o meno le barre con le icone. TOOLBAR Menù IMPOSTAZIONI: Toolbars Come attivare o disattivare un toolbar (barra strumenti) • Avviare il comando. • Effettuare un clic sui toggle (quadratini di scelta) corrispondenti al toolbar che l’utente desidera visualizzare: se compare il segno x all’interno del quadratino, significa che quel menù verrà visualizzato; se la x scompare, significa, invece, che quel menù verrà nascosto. • Selezionare l’opzione Fumetti per attivare la comparsa dei suggerimenti a fumetti (Tool tips) al passaggio del cursore nei pressi di un’icona. Questi fumetti facilitano la comprensione del significato delle icone. • Al termine della selezione, confermare con il pulsante FATTO. Dopo la selezione delle barre da visualizzare, queste vengono poste nell’ultima posizione assunta prima dell’occultamento. Se una barra viene visualizzata per la prima volta, essa viene automaticamente posta nella parte superiore dell’area di lavoro. Qualsiasi barra è rilocabile, è cioè possibile trascinarla e ancorarla in qualsiasi punto dello schermo. Come richiamare un comando da un’icona • Fare clic sul pulsante desiderato. 2
  • 5. AREA E RIGA DI COMANDO L’area di comando è quella striscia orizzontale nella quale viene visualizzato il dialogo tra il programma e l’utente. Quest’area appare di default nella parte superiore dell’area grafica ma è rilocabile in qualunque parte dello schermo. Essa è composta da 3 righe, di cui l’ultima viene chiamata riga di comando. Il numero di righe di testo dell’area di comando è modificabile nel file CONFIG.INI alla sezione COMMAND PROMPT CONFIGURATION - CommandWindowLines (n), dove n rappresenta il numero di righe da rappresentare. Alla riga di comando, l’utente digita i vari comandi e le opzioni di richiesta dei comandi stessi. DOCWin fornisce l’ultimo comando avviato fra i segni < >, consentendo la riconferma con un <invio> oppure con il tasto destro del mouse. Le opzioni di richiesta dei comandi possono essere confermate digitando la lettera maiuscola che le contraddistingue, digitando l’intera parola oppure selezionando la stessa con il mouse. GUIDA IN LINEA - FUMETTI DOCWin permette di accedere al file di aiuto ipertestuale DOCWin.PDF per mezzo del comando AIUTO. Menù AIUTO: Help Tasto funzioneF1 Per agevolare l’utente nell’interpretazione dei menù ad icone, DOCWin fornisce anche dei suggerimenti a fumetti (tools tips), che compaiono al passaggio del puntatore sull’icona di ogni comando. Questi fumetti possono essere eliminati in fase di configurazione delle barre degli strumenti (vedi comando TOOLBARSD). INFORMAZIONI GENERALI Il comando richiama una finestra con le informazioni di licenza del prodotto. Lo sfondo utilizzato per questa finestra è di tipo Windows BitMap RLE a 256 colori, salvato nel file ABOUT.BMP. Menù AIUTO: Info COLORI Questo comando consente di cambiare il colore dello sfondo dell’area grafica e il colore che DOCWin associa agli oggetti in funzione del loro stato. DOCWin utilizza i colori per evidenziare quattro diverse condizioni: • Oggetto non dimensionato: l’oggetto in questione non è ancora stato sottoposto ad alcun dimensionamento, oppure deve essere verificata la sua congruenza con il resto della rete. • Oggetto dimensionato: l’oggetto è stato dimensionato e verificato e non sono stati trovati problemi od incongruenze. • Oggetto con mancanze: l’oggetto è stato dimensionato e verificato, ma esistono incongruenze con il resto della rete. Queste incongruenze tuttavia non impediscono il dimensionamento di altri oggetti. In genere questo stato viene assunto dagli oggetti in cui l’utente ha forzato dei valori che però non sono compatibili con quanto calcolato da DOCWin. • Oggetto con errori: l’oggetto ha errori che impediscono la soluzione della rete. E’ il caso, ad esempio, di oggetti che creano corto-circuiti. • Oggetto spento: l’oggetto non è alimentato nella configurazione di rete corrente. Menù IMPOSTAZIONI: Colori Come cambiare il colore allo sfondo e agli oggetti • Avviare il comando. • Alla comparsa della finestra di gestione dei colori selezionare il pulsante accanto all'oggetto per scegliere il nuovo colore tra quelli standard oppure definirne uno personalizzato. • Confermare con il bottone OK. IMPOSTAZIONI AVANZATE Questo comando consente di impostare: - I parametri per il calcolo del Load flow: precisione da raggiungere e massimo numero di iterazioni ammesse. Non è in genere necessario intervenire su questi parametri. 3
  • 6. - I parametri dei cavi: impedenze e sezioni ammesse. Il pulsante ‘Impedenze’ consente di modificare resistenza e reattanza specifica dei conduttori, in funzione del materiale e della disposizione; quando il controllo relativo è abilitato, DOCWin utilizza i valori personalizzati al posto di quelli di default. Il pulsante ‘Sezioni’ consente di escludere alcune delle sezioni normalizzate; quando il controllo relativo è abilitato, DOCWin non considera le sezioni escluse durante il dimensionamento dei cavi; - Le lingue usate per il funzionamento e per la stampa, che sono indipendenti tra loro: il programma può interagire con l’utilizzatore in una lingua e produrre report in un’altra lingua; le lingue disponibili sono selezionabili per mezzo del relativo menù a tendina. - Un pannello ulteriore consente poi di impostare: - Il percorso dei Report di stampa; modificando il percorso, è possibile crearsi più gruppi differenti di Report, indicando di volta in volta al programma quale utilizzare. - Le impostazioni per l’inserimento e la numerazione degli oggetti: inserimento multiplo degli oggetti; con questo comando l'oggetto appena inserito nel disegno rimane selezionato per successivi inserimenti; l’inserimento si interrompe a seguito della selezione di una qualsiasi voce di menù. Disabilitando l’opzione, sarà necessario richiamare il comando tante volte quanti sono gli oggetti uguali da inserire nello schema. - La numerazione degli oggetti e l'incremento della stessa: ogni oggetto è identificato nello schema da una sigla, che dipende dalla tipologia dell’apparecchio, e da un numero progressivo, che rende la sigla unica; in DOCWin è possibile impostare il numero di partenza e l’incremento tra un numero ed il successivo. Menù IMPOSTAZIONI: Impostazioni avanzate Come cambiare le impostazioni • Avviare il comando. • Alla comparsa della finestra delle impostazioni avanzate modificare i valori desiderati. Confermare con il bottone OK. 4
  • 7. INIZIARE A LAVORARE CON DOCWin COME AVVIARE DOCWin • Avviare l’applicazione ABBConsolle la cui icona si troverà sul desktop dopo l’installazione. ABBConsolle è il programma che consente di eseguire tutti gli strumenti di lavoro distribuiti da ABB SACE. Inoltre è dotato delle seguenti funzioni: - aggiornamento automatico dei programmi via internet; - collegamento diretto al sito internet di ABB SACE; - generazione automatica di e-mail indirizzate al servizio di assistenza; - gestione della registrazione degli utenti per l’abilitazione dei servizi di assistenza e aggiornamento automatico dei programmi • Effettuare un clic sull’icona di DOCWin. Appare così l’ambiente di lavoro, cioè quello spazio che serve per creare un disegno (vedere ASPETTO GENERALE). La comparsa della parola COMANDO <ultimo comando> alla riga di comando (vedere AREA E RIGA DI COMANDO) significa che DOCWin è pronto. Nella maggior parte dei casi, per portare a buon fine un comando, DOCWin richiede alcune informazioni all’utente; in ogni caso, una funzione viene svolta perfettamente quando compare la parola COMANDO <ultimo comando>. Come annullare un comando • Premere ESC. Come ripetere il comando precedente • Premere <invio> alla comparsa della stringa COMANDO <ultimo comando>. Come selezionare un’opzione • Selezionarla con il tasto sinistro del mouse, oppure digitare la lettera che compare in maiuscolo e premere <invio>, oppure digitare l’intera parola e premere <invio>. DEFINIRE UN PROTOTIPO Il disegno prototipo corrisponde ad un modello da utilizzare per iniziare un nuovo disegno. Esso contiene i valori di impostazioni fisse (default), come la precisione e il tipo di unità di misura, l’organizzazione dei layer, dei testi e degli stili di quota, ecc. o come i parametri relativi agli oggetti. DOCWin consente di creare svariati disegni prototipo e di presentarli all’utente nel momento in cui viene creato un nuovo disegno. Nel caso in cui non esistano disegni di prototipo personalizzati, DOCWin apre il file PROTOTYP.AMB, file generico di prototipo. Menù FILE: Imposta prototipo Come creare un nuovo prototipo • Avviare DOCWin. • Avviare il comando Imposta prototipo. 5
  • 8. 3 1 2 All’interno della finestra che si apre è possibile individuare 3 sezioni: 1. Elenco degli oggetti o impostazioni di progetto. 2. Riquadro specifico con le variabili ed impostazioni relative alla scelta effettuata nella sezione “1”. Ciascuno di questi riquadri di configurazione è dettagliatamente descritto nei capitoli relativi a tali oggetti/impostazioni. 3. Riquadro sottostante: Tale riquadro permette di stabilire quale uso si desideri fare dei valori di default: “Non usare i valori di default” Il programma ignora i valori impostati come “default”; la scelta di questa opzione comporta l’inserimento di dati specifici per ogni oggetto/variabile utilizzata nel progetto. “Usare i valori di default” Il programma propone ed utilizza i valori impostati come “default”. “Usare gli ultimi valori come default” Il programma propone gli ultimi valori utilizzati dall’utente. La configurazione ottenuta può essere infine salvata in uno specifico “file di prototipo“. SALVARE UN PROTOTIPO Menù FILE: Salva prototipo Come salvare un nuovo prototipo • Lanciare il comando Salva prototipo. 6
  • 9. • Alla comparsa del riquadro, digitare il nome nel campo Nome. • Abilitare l’opzione Imposta pagina a creazione nuovo file per richiamare il comando PAGINASETUP ad ogni creazione di file. • Abilitare l’opzione Apri ultimo file modificato per richiamare l’ultimo file salvato ad ogni avvio di DOCWin. • Confermare con il tasto Aggiungi per effettuare la registrazione del file di prototipo. Esso viene immediatamente elencato in ordine alfabetico nel riquadro soprastante e descritto nel riquadro denominato Descrizione, nel quale è possibile anche aggiungere un testo descrittivo prima di chiudere definitivamente l’operazione con il tasto OK. Ad ogni avvio del comando NUOVO, DOCWin visualizzerà all’utente l’elenco dei prototipi esistenti mediante il riquadro: INIZIARE UN NUOVO PROGETTO Per iniziare un nuovo progetto, occorre avviare il comando NUOVO, che consente all’utente di creare un nuovo disegno secondo un modello di prototipo. Il disegno assume automaticamente il nome ANONIMO.ILE. Al momento del primo salvataggio, sarà possibile assegnare al disegno il nome desiderato (vedere i comandi SALVA e SALVACOME). Menù FILE: Nuovo Tasto funzioneCTRL+N Come iniziare un nuovo disegno • Avviare il comando. 7
  • 10. • Se DOCWin è già attivo ed il disegno corrente non è stato precedentemente salvato, appare un finestra di dialogo che permette il salvataggio. • Definire la pagina di disegno mediante il riquadro di dialogo apposito e confermare con OK. APRIRE UN PROGETTO GIA’ ESISTENTE Per mezzo del comando APRI, è possibile aprire disegni in formato *.ILE o *.AMB (formato nativo di DOCWin) già esistenti. Menù FILE: Apri... Tasto funzioneCTRL+O Come aprire un disegno già esistente • Avviare il comando. • A video compare la finestra standard di Windows che consente di aprire un file: scegliere il file desiderato e confermare con OK. ESPORTARE I comandi esportazione consentono di salvare un disegno in un formato differente da *.ILE. ESPORTARE UNO SCHEMA IN FORMATO AUTOCAD DWG/DXF I formati DWG e DXF sono lo standard di fatto nel mondo della progettazione assistita da computer, quindi capiterà molto di frequente di dover aprire un disegno *.DWG o *.DXF, ed altrettanto di frequente di salvare un disegno di DOCWin in uno dei due formati. Nell'effettuare queste operazioni l’utente deve considerare che: 1. nei disegni AutoCAD, i testi vengono disegnati con un font usato solo da questo programma; nell'importazione, DOCWin crea automaticamente uno stile con lo stesso nome posseduto nel disegno AutoCAD, ma associato al font di sistema del vostro computer, tipicamente Arial. Questo perché i font utilizzati da AutoCAD non trovano corrispondenza nei font TrueType di Windows. Si consiglia di intervenire avviando il comando STILE DI TESTO e associando l’esatto font ad ogni stile che compare nella finestra di dialogo. Nel compiere questa operazione, DOCWin sa come effettuare questa conversione riducendo al minimo le variazioni nelle dimensioni delle scritte, tuttavia l'aspetto delle scritte (il font, appunto), cambierà. 2. nei disegni AutoCAD, possono essere definiti svariati tipi di linea; DOCWin effettua la conversione di questi tipi di linea in quelli che più sono simili. I tipi di linea non riconosciuti vengono trasformati in linea continua. Menù FILE: Importa-Esporta: Esporta DWG-DXF I formati riconosciuti da DOCWin sono: estensione del file descrizione DXF il formato di interscambio di AutoCAD®. DWG il formato nativo di AutoCAD® (fino al formato 2000). 8
  • 11. ESPORTARE I DATI DEL PROGETTO IN FORMATO DMBWin o CATs Mediante questo comando è possibile selezionare ed esportare una lista di componenti di DOCWin al fine di leggerli mediante i programmi DMBWin e CATs. Menù FILE: Importa-Esporta: Esporta verso CATs - DMBWin SALVARE UN PROGETTO E’ possibile salvare il disegno corrente nel formato nativo di DOCWin (*.ILE) e impostare il percorso di default per il salvataggio. Per salvare nei formati *.DWG e *.DXF occorre utilizzare il comando ESPORTA; altri formati, come Windows Metafile e BitMap (WMF - EMF - BMP), possono essere generati per mezzo del comando FOTO. Tali formati infatti, per loro natura, consentono di salvare solo l’aspetto del disegno, e non tutte le informazioni presenti in un disegno di DOCWin, come ad esempio layer, tipi di linea, dati estesi non grafici, variabili e altro ancora. Menù FILE: Salva Tasto funzioneCTRL+S Come salvare il disegno Se il disegno ha già un nome, DOCWin registra solo le modifiche apportate rispetto alla versione precedente, mantenendo inalterato il nome. Se, invece, il disegno non ha nome, viene richiamato il comando SALVACOME (vedere di seguito). Menù FILE: Salva con nome... Come salvare il disegno con nome... Il disegno può essere salvato con un altro nome o in un diverso formato. • Avviare il comando. • Alla comparsa della finestra standard di Windows, impostare il nome del file. Confermare le modifiche con OK. Come ricordare il percorso della directory in cui salvare i disegni Il programma può ricordare il percorso della directory in cui salvare un disegno, consentendo di impostare un percorso personalizzato diverso da quello di default. • Avviare il comando SALVA o SALVACOME. • Alla comparsa della finestra standard di salvataggio, attivare l’opzione Ricorda percorso riportata nell’angolo in basso a sinistra della finestra. Per tutti i salvataggi seguenti, la finestra di Windows si aprirà nella directory indicata. USCIRE DA DOCWin Uscire da DOCWin significa chiudere la sessione attiva del programma. Menù FILE: Esci Tasto funzioneALT+X Come uscire da DOCWin • Avviare il comando. • Confermare se salvare o ignorare le ultime modifiche apportate al disegno prima di uscire oppure annullare l’operazione di chiusura di DOCWin. 9
  • 12. PAGINE GESTIONE PAGINE Menù: PAGINE In questo comando sono state convogliate tutte le funzioni relative alla gestione delle pagine del progetto. Questa interfaccia permette molteplici funzionalità: • Il tasto Inserisci apre un riquadro di dialogo che serve per aggiungere pagine al progetto. Lo stesso riquadro è utilizzato per la creazione automatica dell’indice. Numero di pagine da inserire Nome del cartiglio da utilizzare con relativa anteprima Tipo di cartiglio da inserire Oltre ad indicare il tipo di cartiglio da utilizzare e il numero di pagine da inserire, si può indicare l’intervallo di numerazione e la pagina d’inizio inserimento. • Il tasto Elimina, cancella tutte le pagine che vengono selezionate nel riquadro di gestione pagine. E’ possibile selezionare più pagine contemporaneamente tenendo premuto SHIFT (per pagine consecutive) oppure CTRL (per pagine non consecutive). • Il tasto Sposta serve a variare l’ordine delle pagine. Procedimento: prima occorre selezionare le pagine da spostare; poi premendo il tasto Sposta (che resterà premuto) selezionare la posizione dove si desiderano inserire le pagine selezionate; infine disattivare il tasto Sposta per concludere l’operazione. • Il tasto Edita permette all’operatore di compilare tutti i dati (Oggetto, Disegnatore, Data, ecc.) delle pagine selezionate. 10
  • 13. Gli attributi riportati nel combo sono solamente gli attributi che tutte le pagine Scrive il valore impostato selezionate hanno in comune tra loro per l’attributo selezionato Serve ad impostare il campo selezionato con la data corrente • Il tasto Rinumera permette di rinumerare tutte le pagine personalizzando l’algoritmo di rinumerazione. • Il tasto Modifica permette di sostituire il cartiglio nelle pagine già inserite. • Il tasto Stampa serve a stampare tutte le pagine selezionate nel riquadro di gestione delle pagine. • Il tasto Stampa PDF serve a produrre un file in formato Acrobat ® PDF, che conterrà tutte le pagine selezionate nel riquadro di gestione. INSERIMENTO LOGO-IMMAGINE Questo comando consente di importare all’interno del progetto un’immagine non vettoriale, cioè un file nei formati BMP (Bitmap) oppure JPG (Jpeg). Come inserire un logo oppure un’immagine... • Avviare il comando • Selezionare il file che contiene il logo per mezzo del riquadro di selezione file • Posizionare l’immagine nel disegno, trascinandola per il punto centrale, oppure indicare un diverso punto di riferimento, selezionando con il mouse una delle opzioni elencate nella riga di comando: CAMBIO PAGINA RAPIDO Menù: PAGINE Tasti funzione: F11 (pagina precedente) / F12 (pagina successiva) Questi comandi consentono di passare velocemente alla pagina precedente o a quella successiva, senza bisogno di entrare nell’interfaccia di gestione delle pagine. 11
  • 14. SELEZIONE Le entità presenti in un disegno possono essere modificate solo se “scelte”, cioè selezionate. E’ possibile manipolare un’entità mediante la sua selezione e l’attivazione degli appositi comandi di modifica oppure viceversa. SELEZIONARE UN’ENTITA’: Gruppi di selezione Un insieme di entità viene chiamato Gruppo di Selezione. Quando DOCWin richiede un gruppo di selezione, appare a video il seguente messaggio: - Selezionare entità: Particolare attenzione merita il cursore, che da croce di collimazione si trasforma in un quadratino di selezione chiamato mirino di selezione. L’utente ha a sua disposizione due differenti metodi per selezionare un insieme di entità: • selezionando ogni entità con il cursore. • scegliendo l’opzione F o FINESTRA per inquadrare l’entità in una finestra di selezione, che può agire in due modi, a seconda dell’ordine di immissione dei due vertici che la delimitano: 1. da sinistra verso destra (il primo punto è a sinistra del secondo): vengono selezionate solo le entità interamente incluse in essa. La finestra viene indicata con un tipo di linea tratteggiata. 2. da destra verso sinistra (il primo punto è a destra del secondo): vengono selezionate sia le entità incluse sia quelle intersecate dai limiti della finestra stessa. La finestra viene indicata con un tipo di linea continua. finestra di selezione n. 1 finestra di selezione n. 2 Le entità racchiuse nel gruppo di selezione vengono evidenziate con un tipo di linea “fantasma” mentre alla riga di comando appare la seguente dicitura: - n entità selezionate, k duplicate. dove n corrisponde al numero di entità selezionate e k corrisponde al numero di entità già selezionate precedentemente. La selezione continua fino a quando non la si conclude premendo il tasto destro del mouse od il tasto <invio>. Come richiamare l’ultimo gruppo di selezione memorizzato • Avviare il comando desiderato. • Alla richiesta di selezione di un’entità, digitare P o PRECEDENTE alla riga di comando. • Continuare il comando avviato. Come togliere un’entità da un gruppo di selezione L’opzione R permette di deselezionare un’entità da un gruppo di selezione. • Avviare il comando desiderato. • Alla richiesta di selezione di un’entità, digitare P o PRECEDENTE alla riga di comando. • Digitare R o RIMUOVI alla riga di comando. • Specificare le entità da rimuovere dal gruppo di selezione. Da questo momento è possibile solo rimuovere entità dal gruppo di selezione. Qualora l’utente avesse la necessità di aggiungerne altri, vedere l’opzione A o AGGIUNGI sotto descritta. • Continuare il comando avviato. 12
  • 15. Come aggiungere un’entità ad un gruppo di selezione L’opzione A permette di aggiungere un’entità ad un gruppo di selezione. L’opzione Aggiungi è attiva di default: perciò deve essere selezionata solo se prima è stata utilizzata l’opzione R. • Avviare il comando desiderato. • Alla richiesta di selezione di un’entità, digitare P o PRECEDENTE alla riga di comando. • Specificare le entità da aggiungere al gruppo di selezione. • Continuare il comando avviato. oppure • Avviare il comando desiderato. • Alla richiesta di selezione di un’entità, digitare P o PRECEDENTE alla riga di comando. • Digitare R o RIMUOVI alla riga di comando. • Specificare le entità da rimuovere dal gruppo di selezione. • Digitare A o AGGIUNGI alla riga di comando. • Specificare le entità da aggiungere al gruppo di selezione. • Continuare il comando avviato. Selezionare entità prima di attivare un comando Un gruppo di selezione può essere creato anche al di fuori di un comando, secondo le due modalità descritte in precedenza. Chiamando di seguito un comando che richiede la selezione di entità, con ancora attiva la richiesta: - Selezionare entità: il gruppo di selezione viene automaticamente inviato al comando. In questo modo è possibile operare indistintamente secondo la sequenza COMANDO->OGGETTO, oppure OGGETTO->COMANDO. Esempio Vogliamo trasferire una parte del disegno negli Appunti, per poi copiarla in un altro documento. Con DOCWin in stato di Pronto, indichiamo un punto in alto a destra rispetto alla parte di disegno da copiare, quindi un secondo punto in basso a sinistra. Le entità inquadrate verranno evidenziate. Selezioniamo ora l’icona . Le entità selezionate sono ora a disposizione negli appunti. Per omogeneità, nella descrizione dei comandi successivi, sceglieremo di selezionare le entità solo all’interno del comando. SELEZIONA Per mezzo di questo comando è possibile memorizzare un gruppo di selezione. Il gruppo di selezione indicato può così essere richiamato durante l’operazione di selezione di un comando, rispondendo P o PRECEDENTE alla richiesta di selezione di entità. Comando SELEZIONA Come creare un gruppo di selezione • Avviare il comando. • Selezionare le entità da raggruppare in un gruppo di selezione, secondo i metodi descritti nel paragrafo relativo. • Confermare la selezione con <invio>. Vedere anche: Gruppi di selezione. 13
  • 16. MODIFICA TAGLIARE, COPIARE, INCOLLARE, anche in altre applicazioni E’ possibile copiare entità all’interno di disegni di più sessioni di DOCWin, oppure in altre applicazioni. Le entità selezionate vengono salvate negli appunti di Windows. Come tagliare Menù MODIFICA: Taglia Tasto funzioneCTRL+X Il comando CTAGLIA consente di tagliare una o più entità in modo da poterle incollare una o più volte in un’altra sessione di DOCWin o in un’altra applicazione, cancellandole definitivamente dall’applicazione sorgente. Come copiare Menù MODIFICA: Copia Tasto funzioneCTRL+C Il comando CCOPIA consente di copiare una o più entità in modo da poterle incollare una o più volte in un’altra sessione di DOCWin oppure in un’altra applicazione. Come incollare Menù MODIFICA: Incolla Tasto funzioneCTRL+V Il comando CINCOLLA consente di incollare le entità copiate precedentemente con i comandi CCOPIA e CTAGLIA una o più volte in un’altra sessione di DOCWin oppure in un’altra applicazione. DUPLICARE Il comando DUPLICA consente di copiare una o più entità una o più volte all’interno del disegno corrente. Menù MODIFICA: Duplica Come duplicare un’entità una o più volte • Avviare il comando. • Selezionare una o più entità che devono essere duplicate all’interno del disegno e premere <invio> per interrompere la selezione e continuare il comando. • Determinare il punto di riferimento dell’entità da duplicare specificando un punto di essa. • Specificare il punto in cui posizionare la nuova entità duplicata con un click col tasto sinistro del mouse. • Per duplicare lo stesso oggetto anche in altri punti del progetto, specificare in successione i punti in cui posizionare le nuove entità duplicate, mediante un click col tasto sinistro del mouse. • Per interrompere il comando premere il tasto ESC o il tasto destro del mouse. SPOSTARE Il comando permette di spostare una o più entità da una posizione ad un’altra. Menù MODIFICA: Sposta Come spostare un’entità • Avviare il comando. 14
  • 17. • Selezionare una o più entità che devono essere spostate all’interno del disegno e premere <invio> per interrompere la selezione e continuare il comando. • Specificare il punto di riferimento dell’intera selezione. • Specificare la nuova posizione. RUOTARE Questo comando permette di ruotare una o più entità cambiandone la posizione da verticale ad orizzontale e viceversa. Menù MODIFICA: Ruota Come ruotare un’entità Questo è il metodo di default per ruotare un’entità. • Avviare il comando. • Selezionare l’entità da ruotare. • Premere <invio> CANCELLARE Per mezzo di questo comando si possono cancellare le entità selezionate. Menù MODIFICA: Cancella Come cancellare un’entità • Avviare il comando. • Selezionare una o più entità che devono essere cancellate all’interno del disegno. • Premere <invio> per confermare la selezione. ANNULLARE DOCWin consente di procedere a ritroso nelle operazioni compiute nell’editazione di un disegno. Allo stesso modo è possibile ripristinare quanto annullato, senza alcun limite. Menù MODIFICA: Annulla Tasto funzioneCTRL+Z Come annullare il comando precedente Il comando A annulla il singolo passo precedente. • Avviare il comando. • Ripetere il comando tante volte quante sono le operazioni che si vogliono annullare RIFARE E’ possibile ripristinare l’ultimo comando annullato o più comandi precedentemente annullati, sino a tornare alla situazione iniziale. Menù MODIFICA: Rifai Tasto funzione CTRL+Y Come ripristinare il comando precedentemente annullato • Avviare il comando. • Ripetere il comando tante volte quante sono le operazioni che si vogliono rifare. SPOSTARE I DATI DEGLI OGGETTI Il comando SPOSTA DATI consente di spostare il gruppo dei dati inerenti un oggetto. Menù MODIFICA: Sposta dati oggetti Come spostare i dati degli oggetti • Avviare il comando. 15
  • 18. • Fare un click sull’oggetto di cui si desidera spostare i dati; questi verranno ancorati al puntatore del mouse. • Trascinare i dati nella nuova posizione e fissarli con un click. EDITARE I DATI DEGLI OGGETTI Il comando EDITA DATI OGGETTI consente di modificare il contenuto delle etichette degli oggetti. Menù MODIFICA: Edita dati oggetti Come modificare i dati degli oggetti • Avviare il comando. • Fare un click sull’oggetto di cui si desiderano modificare le etichette. • Modificare il contenuto delle etichette nel riquadro “valore mostrato”. RINUMERARE GLI OGGETTI Il comando RINUMERA consente di dare in modo automatico una numerazione progressiva agli oggetti seguendo l’ordine “dall’alto in basso” e “da sinistra a destra”. Menù MODIFICA: Rinumera Come rinumerare gli oggetti • Avviare il comando. MODIFICA SMART Menù MODIFICA: Modifica Smart Il comando MODIFICA SMART consente di spostare o ruotare uno o più oggetti alla volta suggerendo di volta in volta l’azione più appropriata. 16
  • 19. Sopra al puntatore del mouse viene infatti costantemente visualizzato il nome del comando che viene scelto dalla funzione in base alla posizione del mouse rispetto all’oggetto. Se il cursore si trova sufficientemente vicino al punto di inserimento del simbolo, il comando MODIFICA SMART proporrà di applicare su tale oggetto il comando RUOTA; se invece il cursore è sì sull’oggetto, ma non in prossimità del punto di inserimento, proporrà di applicare il comando SPOSTA. Qualora venissero selezionati più oggetti contemporaneamente, verrà applicato esclusivamente il comando SPOSTA. Nel caso specifico delle SBARRE, il comando proporrà STIRA quando il puntatore è vicino alle estremità della sbarra e SPOSTA quando il puntatore è vicino alla sbarra, ma non nei pressi delle sue estremità. Nello specifico, il comando STIRA permette di allungare od accorciare la lunghezza della sbarra. VISUALIZZAZIONE ZOOM / AVVICINA / ALLONTANA Il comando ZOOM permette l’avvicinamento (ingrandimento) e l’allontanamento (riduzione) del contenuto visualizzato nell’area di disegno. DOCWin permette di impostare vari tipi di zoom: definendo una finestra contenente un particolare del disegno, visualizzando tutto il disegno o impostando una scala di ingrandimento/riduzione. Menù VISTA: Zoom, Avvicina (CTRL++), Allontana (CTRL+-) Come avvicinare o allontanare il contenuto mediante un fattore di scala • Avviare il comando. • Specificare il rapporto di avvicinamento o di allontanamento digitando il fattore di scala nella riga di comando. Valori di scala maggiori di 1 comportano un ingrandimento, valori di scala minori di 1 comportano una riduzione della vista, valori di scala negativi comportano il ribaltamento speculare della vista rispetto alla retta X=Y. Ad esempio, impostando il valore: 2 il disegno si ingrandisce del doppio (vedere anche l’icona ); 0,5 il disegno si dimezza (vedere anche l’icona ); 1 la vista rimane invariata; -1 la vista rimane invariata e il disegno viene specchiato; -2 il disegno viene specchiato e ingrandito del doppio; -0.5 il disegno viene specchiato e dimezzato. Come avvicinare o allontanare un particolare del disegno mediante una finestra Il contenuto di una finestra rettangolare viene esteso a tutto lo schermo. • Avviare il comando. • Impostare il primo angolo di una cella rettangolare in cui individuare il particolare del disegno da scalare. • Impostare il secondo angolo, opposto al primo, della cella rettangolare. 17
  • 20. Come avvicinare o allontanare un disegno con lo zoom dinamico L’intero disegno può essere avvicinato o allontanato da un riferimento seguendo il trascinamento del cursore. • Avviare il comando. • Effettuare un clic in prossimità del punto di riferimento dello zoom dinamico. • Scegliere l’opzione D o DINAMICO dalla riga di comando. • Trascinare il mouse: il particolare si avvicina e si allontana in maniera nettamente visibile. • Effettuare un clic in prossimità del particolare desiderato. Come estendere il disegno a tutto schermo Permette di riprodurre la vista più ampia di tutte le entità disegnate. • Avviare il comando. • Digitare E o ESTENSIONE alla riga di comando. Come estendere il disegno alla pagina di disegno Permette di riprodurre la vista sulla pagina di disegno intera. • Avviare il comando. • Digitare A o PAGINA alla riga di comando. Come ritornare alla visualizzazione precedente L’utente può visualizzare a ritroso la vista precedente. Resta inteso che viene restituita la vista e non il contenuto precedente di un disegno modificato e che la vista precedente può essere ripristinata dopo che il comando zoom è stato avviato almeno una volta. • Avviare il comando. • Digitare P o PRECEDENTE alla riga di comando. SPOSTAMENTO Il comando PAN permette di spostare la vista corrente del disegno in qualunque direzione dello schermo, mantenendo inalterate le dimensioni. Il comando DPAN si comporta come il comando PAN, fatta eccezione che l’operazione avviene in modo dinamico. Menù VISTA: Pan Come spostare la vista corrente • Avviare il comando. • Specificare il punto di riferimento per lo spostamento. • Specificare il secondo punto per individuare la distanza, la posizione e la direzione dello spostamento rispetto al punto di riferimento. RIGENERA Il comando ha la funzione di rigenerare il disegno, ripulendo lo schermo, aggiornando le entità e mostrando le variazioni non visibili apportate ad alcune entità. Menù VISTA: Rigenera Tasto funzioneF5 19
  • 21. GESTIONE DI TESTI TESTO Comando: abbdrawmulti Menù: STRUMENTI Il comando TESTO permette all’utente di creare una frase completa disposta su più linee con un unico comando. I parametri che possono essere regolati da questo riquadro di dialogo sono riportati di seguito. Il combo Stile permette di richiamare gli stili di testo precedentemente creati con il comando STILETESTO di DOCWin. MODIFICA TESTO Comando: PROPRIETA’ Menù: MODIFICA Permette all’utente di modificare le caratteristiche o il contenuto di un testo multilinea già inserito nello schema. Selezionato il testo da modificare, si apre un riquadro di dialogo simile a quello utilizzato per la creazione dei testi stessi; le uniche differenze riguardano l’impossibilità di variare l’altezza e l’angolo di rotazione del testo. STILE DI TESTO Con DOCWin è possibile definire stili di testo personalizzati, contraddistinti da un nome. Nello stile di testo compaiono caratteristiche del testo come font (appoggiato a quelli di sistema di Windows, può essere anche True Type), altezza (fissa o dichiarata di volta in volta), aspetto (grassetto, italico, barrato, sottolineato). STILETESTO consente di richiamare la finestra di dialogo per la definizione o la modifica di stili di testo. Lo stile default è creato da DOCWin nel momento in cui viene scritto un testo senza aver definito nessuno stile. Si tenga presente che, nel momento in cui vengono cambiate le caratteristiche di uno stile, tutti i testi scritti con quello stile assumeranno le nuove modifiche. Comando _TEXTSTYLE Menù STRUMENTI: Stile di testo 20
  • 22. Importante: gli stili di testo vengono salvati nel disegno corrente; per ritrovarli in ogni nuovo disegno, occorre che vengano salvati in un disegno prototipo (vedere DISEGNO PROTOTIPO). Come creare un nuovo stile di testo • Avviare il comando. • Alla comparsa del riquadro di dialogo, digitare il nome dello stile da creare alla voce Nuovo stile. • Confermare il pulsante Nuovo. • Specificare il tipo di carattere e lo stile, impostare l’altezza fissa se desiderata e osservare le impostazioni effettuate nella casella di esempio. • Confermare con OK. Come modificare uno stile di testo già esistente • Avviare il comando. • Alla comparsa del riquadro di dialogo, effettuare un clic sullo stile di testo da modificare e confermare il pulsante Cambia. • Modificare le impostazioni dello stile. • Confermare con OK. Come modificare uno stile di testo corrente • Avviare il comando. • Alla comparsa del riquadro di dialogo, effettuare un clic sullo stile di testo da modificare e confermare il pulsante Cambia. • Modificare le impostazioni dello stile. • Confermare con OK. Tutti i testi scritti con questo stile corrente assumono le nuove impostazioni modificate. Come eliminare uno stile di testo • Avviare il comando. 21
  • 23. • Alla comparsa del riquadro di dialogo, effettuare un clic sullo stile di testo da cancellare e confermare il pulsante Elimina. • Confermare con OK. Come rendere corrente un altro stile di testo • Avviare il comando. • Alla comparsa del riquadro di dialogo, effettuare un clic sul nome di stile da rendere corrente e confermare il pulsante Corrente. • Confermare con OK. Tutti i testi che verranno inseriti adotteranno lo stile di testo appena reso corrente. Come rinominare uno stile di testo E’ possibile cambiare il nome di uno stile di testo senza modificarne le caratteristiche. • Avviare il comando. • Alla comparsa del riquadro di dialogo, effettuare un clic sul nome di stile da rinominare. • Digitare alla voce Nuovo il nome da assegnare allo stile selezionato e confermare il pulsante Rinomina. • Confermare con OK. MACRO COME SALVARE UNA MACRO Tale comando permette di salvare in un file una macro, cioé parti di schema che possono essere riutilizzate più volte all’interno dello stesso progetto o in progetti successivi. • Avviare il comando SALVA MACRO. • Selezionare tutti gli oggetti che si vogliono includere nella MACRO. • Premere <invio> per confermare la selezione. • Selezionare il punto di inserimento di tale MACRO (è il punto a cui si aggancerà il mouse al momento dell’inserimento di tale MACRO). • Inserire nella finestra Windows il nome del file da salvare. • Chiudere il comando premendo <Salva>. COME INSERIRE UNA MACRO Tale comando permette di richiamare ed inserire nello schema una MACRO precedentemente salvata. • Avviare il comando INSERISCI MACRO. • Selezionare nella finestra Windows il nome del file di blocco da importare. • Selezionare il punto di inserimento della MACRO con il mouse. 22
  • 24. OGGETTI Per disegnare lo schema unifilare della rete che si intende studiare, DOCWin mette a disposizione una libreria di oggetti contenuti nella toolbar ‘Oggetti’ Gli oggetti in rosso si riferiscono alla media tensione e si attivano solo se nel pannello ‘Proprietà generali d’impianto’ si è scelto di avere un livello di media tensione. Le proprietà degli oggetti sono raccolte in pannelli cui si accede con il comando PROPRIETA’. Nel pannello circuito è possibile modificare il numero di fasi dell’oggetto o il sistema di distribuzione. Se del caso, si può definire il nome del quadro in cui è inserito l’oggetto e la resistenza di terra dell’oggetto. Per quanto riguarda il sistema di distribuzione e il numero di fasi occorre tenere presente che: - quando si disegna un oggetto senza agganciarlo ad un altro oggetto, sarà possibile impostare il sistema di distribuzione e il numero di fasi; - se si disegna un oggetto agganciandolo ad un altro oggetto presente nello schema unifilare, esso ‘erediterà’ il sistema di distribuzione ed il numero di fasi dell’oggetto già disegnato. A seguire una breve descrizione degli oggetti e delle loro interfacce. 23
  • 25. ALIMENTAZIONE L’interfaccia dell’alimentazione eredita le variabili impostate nel pannello ‘Proprietà generali d’impianto’ e consente di modificare la tensione nominale della alimentazione, il sistema di distribuzione e il numero delle fasi. Nel caso l’alimentazione sia di media tensione, non è necessario impostare il sistema di distribuzione e il numero delle fasi infatti DOCWin gestisce esclusivamente il sistema di distribuzione IT con neutro non distribuito. Inoltre è necessario inserire i dati relativi al contributo della rete alla corrente di corto circuito. Qualora non si disponga del dato in termini di correnti di corto circuito è possibile accedere all’interfaccia ‘Calcolo della corrente di corto circuito’ mediante il pulsante di ‘Aiuto’ accanto al dato da inserire ed inserire il dato in termini di impedenza o di potenza di corto circuito. Al termine dei calcoli di Load Flow, nell’alimentazione vengono riportati: la potenza attiva richiesta;la potenza reattiva richiesta;il fattore di potenza cosϕ. Suggerimenti per il rifasamento Alla destra del valore di cosϕ calcolato, è presente il pulsante ‘Correzione’, che consente di accedere alla semplice interfaccia illustrata di seguito, che consente di determinare la potenza reattiva necessaria per portare il cosϕ al valore desiderato. Il valore suggerito potrà essere utilizzato come 24
  • 26. aiuto per l’inserimento di un gruppo di rifasamento di potenza reattiva adeguata (vedere il paragrafo ‘Gruppo di rifasamento). GENERATORE Il pannello consente l’inserimento dei parametri della macchina utili al fine dei calcoli di load-flow e di corto circuito. Il dato relativo alla potenza della macchina può essere inserito con modalità alternativa premendo il pulsante ‘Aiuto’ posto accanto al dato. Il dato relativo alla resistenza d’armatura può essere immesso nota che sia la costante di tempo della componente continua premendo l’apposito pulsante ‘Aiuto’ E’ molto importante, per ottenere un calcolo di load – flow corretto, scegliere se il generatore sarà gestito a potenza attiva e reattiva costanti (Opzione ‘Sorgente PQ’) o a tensione e potenza attiva costanti (Opzione ‘Sorgente PV’). Il comando ‘Sfoglia in archivio’ permette di scegliere i dati del generatore da un archivio standard o da un archivio utente. Per facilitare il reperimento del generatore desiderato, l’archivio visualizza macchine di bassa e di alta tensione in alternativa, permette la scelta del tipo di generatore e consente di ordinare la lista dei generatori secondo due criteri a scelta dell’utente. 25
  • 27. Un generatore può essere aggiunto all’archivio utente semplicemente inserendo i dati, assegnandogli un nome nella casella ‘Modello’ e premendo il pulsante ‘ > Salva in archivio’ TRASFORMATORE A DUE AVVOLGIMENTI DOCWin consente di definire un trasformatore con piena libertà. Con il pannello di controllo è possibile impostare tutte le caratteristiche della macchina. In particolare è possibile scegliere il 26
  • 28. sistema di distribuzione del secondario per iniziare una nuova sezione di rete. DOCWin non ha nessuna limitazione nella gestione dei sistemi di distribuzione. E' possibile impostare la potenza nominale del trasformatore, la tensione di corto circuito e le perdite. I riquadri presenti nell’interfaccia contengono già valori convenienti per i dati e sono comunque modificabili. In questo caso occorre bloccare la scelta effettuata premendo l'icona con il lucchetto. Questo blocco impedisce che i valori impostati possano essere automaticamente modificati dal programma durante le procedure di calcolo automatico della rete. Il dato relativo alle perdite in corto circuito può essere immesso in kW premendo il pulsante Aiuto. Sono inoltre a disposizione due archivi: il primo precompilato con le caratteristiche delle macchine di più comune utilizzo, il secondo a disposizione dell’utilizzatore, che può salvare le caratteristiche visualizzate al momento per futuri utilizzi. Entrambi gli archivi possono essere ordinati in base alla combinazione di due criteri, a scelta dell’utente. Per accedere agli archivi è sufficiente premere il pulsante <Sfoglia archivio… Per riportare i dati della macchina selezionata nell’interfaccia principale è sufficiente premere il pulsante OK. Un trasformatore può essere aggiunto all’archivio utente semplicemente inserendo i dati, assegnandogli un nome nella casella Modello e premendo il pulsante >Salva in archivio. In genere non è necessario definire i dati della macchina: DOCWin calcola infatti in automatico la potenza nominale che il trasformatore deve avere per potere alimentare i carichi. Sarà necessario intervenire solo se i tipi di avvolgimento sono diversi da quelli impostati come default (Triangolo/Stella), oppure se la tensione nominale del secondario è diversa da quella accettata nei dati generali di impianto. In funzione della potenza minima calcolata e della tensione nominale degli avvolgimenti, DOCWin sceglie automaticamente dagli archivi il trasformatore più adatto (prima dall’archivio utente, poi da quello fornito con il programma). Nel caso in cui non fosse trovato alcun trasformatore adatto, verrà emesso un avviso e verranno utilizzati per i calcoli i dati di tensione di corto circuito e di perdite assegnati per default nell’interfaccia. L'interfaccia può gestire le prese del trasformatore per permettere un adeguato livello di tensione al secondario: In questo caso si seleziona la check Prese e nelle apposite caselle si inserisce: il limite superiore in percentuale alla tensione nominale; il limite inferiore in percentuale alla tensione nominale; il passo in percentuale alla tensione nominale. Infine nella casella Presa si imposta la posizione della presa. 27
  • 29. Una volta impostata una presa, è fondamentale ‘bloccare’ il trasformatore premendo l’icona Lucchetto. Durante il calcolo automatico, infatti, DOCWin cercherà altrimenti di dimensionare il trasformatore, riportando la presa al secondario alla tensione nominale (impostazione default). Nella fase di avvio del calcolo, il programma verifica che il tipo di avvolgimento, il sistema di distribuzione ed il numero di fasi siano compatibili con i flussi di potenza calcolati. DOCWin dimensiona automaticamente il trasformatore in funzione della corrente di carico calcolata. Desiderando sovradimensionare la macchina, è possibile procedere in due modi: Applicare a valle un carico fittizio, chiamato ad esempio ‘Riserva’, della potenza nominale eccedente rispetto ai bisogni contingenti; in questo modo le cadute di tensione calcolate saranno quelle dell’impianto a pieno carico teorico. Scegliere manualmente il trasformatore, bloccandolo poi premendo l’icona lucchetto. In questo secondo caso le cadute di tensione calcolate saranno quelle dell’impianto nella sua configurazione effettiva, precedente gli eventuali ampliamenti. TRASFORMATORE A TRE AVVOLGIMENTI DOCWin consente di definire un trasformatore con piena libertà. Con il pannello di controllo è possibile impostare tutte le caratteristiche della macchina. In particolare è possibile scegliere il sistema di distribuzione del secondario e del terziario, per iniziare nuove sezioni di rete. DOCWin non ha nessuna limitazione nella gestione dei sistemi di distribuzione. E' possibile impostare la potenza nominale del trasformatore, la tensione di corto circuito e le perdite. I riquadri presenti nell’interfaccia contengono già valori convenienti per i dati e sono comunque 28
  • 30. modificabili. In questo caso occorre bloccare la scelta effettuata premendo l'icona con il lucchetto. Questo blocco impedisce che i valori impostati possano essere automaticamente modificati dal programma durante le procedure di calcolo automatico della rete. Il dato relativo alle perdite in corto circuito può essere immesso in kW premendo il pulsante Aiuto. Sono inoltre a disposizione due archivi: il primo precompilato con le caratteristiche delle macchine di più comune utilizzo, il secondo a disposizione dell’utilizzatore, che può salvare le caratteristiche visualizzate al momento per futuri utilizzi. Entrambi gli archivi possono essere ordinati in base alla combinazione di due criteri, a scelta dell’utente. Per accedere agli archivi è sufficiente premere il pulsante <Sfoglia archivio… Per riportare i dati della macchina selezionata nell’interfaccia principale è sufficiente premere il pulsante OK. Un trasformatore può essere aggiunto all’archivio utente semplicemente inserendo i dati, assegnandogli un nome nella casella Modello e premendo il pulsante > Salva in archivio. In genere non è necessario definire i dati della macchina: DOCWin calcola infatti in automatico la potenza nominale che il trasformatore deve avere per potere alimentare i carichi. Sarà necessario intervenire solo se i tipi di avvolgimento sono diversi da quelli impostati come default (Triangolo/Stella), oppure se la tensione nominale del secondario/terziario è diversa da quella accettata nei dati generali di impianto. In funzione della potenza minima calcolata e della tensione nominale degli avvolgimenti, DOCWin sceglie automaticamente dagli archivi il trasformatore più adatto (prima dall’archivio utente, poi da quello fornito con il programma). Nel caso in cui non fosse trovato alcun trasformatore adatto, verrà emesso un avviso e verranno utilizzati per i calcoli i dati di tensione di corto circuito e di perdite assegnati per default nell’interfaccia. L'interfaccia può gestire le prese del trasformatore per permettere un adeguato livello di tensione al secondario: In questo caso si seleziona la check Prese e nelle apposite caselle si inserisce: il limite superiore in percentuale alla tensione nominale; il limite inferiore in percentuale alla tensione nominale; il passo in percentuale alla tensione nominale. Infine nella casella Presa si imposta la posizione della presa. 29
  • 31. Una volta impostata una presa, è fondamentale ‘bloccare’ il trasformatore premendo l’icona Lucchetto. Durante il calcolo automatico, infatti, DOCWin cercherà altrimenti di dimensionare il trasformatore, riportando la presa al secondario alla tensione nominale (impostazione default). Nella fase di avvio del calcolo, il programma verifica che il tipo di avvolgimento, il sistema di distribuzione ed il numero di fasi siano compatibili con i flussi di potenza calcolati. DOCWin dimensiona automaticamente il trasformatore in funzione della corrente di carico calcolata. Desiderando sovradimensionare la macchina, è possibile procedere in due modi: Applicare a valle un carico fittizio, chiamato ad esempio ‘Riserva’, della potenza nominale eccedente rispetto ai bisogni contingenti; in questo modo le cadute di tensione calcolate saranno quelle dell’impianto a pieno carico teorico. Scegliere manualmente il trasformatore, bloccandolo poi premendo l’icona lucchetto. In questo secondo caso le cadute di tensione calcolate saranno quelle dell’impianto nella sua configurazione effettiva, precedente gli eventuali ampliamenti. IMPEDENZA GENERICA L’impedenza generica è un oggetto da inserire nella rete per modellizzare un’entità reale dotata di impedenza e non presente nell’elenco degli oggetti di DOCWin. L’interfaccia dell’oggetto consente di inserire resistenza e reattanza dei conduttori presenti nell’oggetto compatibilmente con il sistema di distribuzione e il numero di fasi che appaiono nel pannello ‘Circuito’. I dati possono essere inseriti in modo alternativo premendo il pulsante ‘Aiuto’. 30
  • 32. CAVO DIMENSIONAMENTO DEI CAVI Per eseguire il dimensionamento della linea, impostare i dati nel pannello mostrato in seguito, quindi selezionare AVANTI. DOCWin cercherà di determinare fino a quattro possibili soluzioni alternative tra loro, con diverse sezioni e numero di conduttori in parallelo per fase. L’utilizzatore potrà scegliere una delle quattro soluzioni, tutte valide, vedendo in tempo reale le variazioni sugli ulteriori risultati del calcolo. E’ possibile che in certe circostanze non sia possibile trovare quattro risultati validi. In tal caso, DOCWin mostrerà un numero inferiore di soluzioni DOCWin consente di definire le sezioni con cui si desidera lavorare. Vedi al riguardo il paragrafo ‘Impostazioni avanzate’ METODI DI DIMENSIONAMENTO DEI CONDUTTORI DI FASE 31
  • 33. Dimensionamento termico DOCWin esegue sempre il dimensionamento dei conduttori di fase, in modo che questi non superino mai in regime permanente la massima temperatura di lavoro impostata (dimensionamento termico). Questo dimensionamento può essere eseguito utilizzando alternativamente una delle norme elencate di seguito: 32
  • 34. Installazioni in edifici • CEI 64-8, con riferimento a: - CEI UNEL 35024-1: Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. Portate di corrente in regime permanente per posa in aria, 1997-06. - CEI UNEL 35024-2: Cavi elettrici ad isolamento minerale per tensioni nominali non superiori a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. Portate di corrente in regime permanente per posa in aria, 1997-06. - CEI UNEL 35026: Cavi di energia per tensione nominale U sino ad 1kV con isolante di carta impregnata o elastomerico o termoplastico. Portate di corrente in regime permanente. Posa in aria ed interrata, 1982-12. - CEI UNEL 35027: Cavi di energia per tensione nominale U sino ad 1kV con isolante di carta impregnata o elastomerico o termoplastico. Portate di corrente in regime permanente. Generalità per la posa in aria ed interrata, 1982-12. • IEC 60364-5-523: Electrical installation of buildings. • VDE 298 Teil 4: Verwendung von Kabeln und isolierten Leitungen für Starkstromanlagen, 11/1998. • NFC 15-100: Installations électriques a basse tension. J, 1998. Quadri • IEC 60890, Technical Report – Type 3, A method of temperature-rise assessment by extrapolation for partially-tested assemblies (PTTA) of low-voltage switchgear and controlgear, Am. 1, 02/1995. Impianti navali • IEC 60092-352, Electrical installations in ships – choice and installations of cables for low- voltage power systems, II Ed. Dimensionamento per massima caduta di tensione Oltre al dimensionamento termico, sempre eseguito, è possibile impostare la massima caduta di tensione percentuale a fondo linea: la sezione dei conduttori di fase verrà scelta in modo da avere sempre una caduta di tensione percentuale inferiore al valore impostato. Il massimo valore inseribile è 10%. Anche nel caso in cui il controllo sulla massima caduta di tensione non sia abilitato DOCWin rifiuta comunque soluzioni che comportino una caduta di tensione superiore al 10%. Coordinamento con le protezioni Questa funzione consente di indicare qual è l’oggetto che protegge il cavo. Sono previsti 3 diversi tipi di protezione: contro sovraccarico, contro corto circuito e contro contatti indiretti. Per scegliere il tipo di protezione desiderato sfogliare l’elenco a fianco di ogni tipo di protezione (saranno visualizzati solo gli oggetti compatibili). Nel caso delle protezioni contro corto circuito e contatti indiretti è possibile proteggere sia il primo che il secondo terminale del cavo. 33
  • 35. Dimensionamento economico Oltre al dimensionamento termico, sempre eseguito, e al dimensionamento per massima caduta di tensione, opzionale, DOCWin è in grado di dimensionare i conduttori per ottimizzare la resa economica dell’impianto. Tale ottimizzazione è in grado di offrire importanti risparmi al committente, considerando anche i costi di utilizzo dell’impianto oltre a quelli di realizzazione. La norma utilizzata è: IEC 60287-3-2 Electric cables - Calculation of the current rating - Part 3: Sections on operating conditions - Section 2: Economic optimization of power cable size, 1995 - 06; recepita in Italia dalla Norma CEI 20-43 Ottimizzazione economica delle sezioni dei conduttori dei cavi elettrici per energia, Ed. I, 09-1997. Le formule, gli algoritmi ed i dati impiegati consentono la determinazione delle sezioni economiche del conduttore con il metodo della sezione economica del conduttore per un carico stabilito (art. 5.2). Per modificare i parametri utilizzati nel calcolo, premere il pulsante alla destra della casella in cui possono essere immesse le ore per anno in cui il cavo verrà utilizzato a regime. Comparirà il pannello illustrato di seguito. I parametri sono: - Tempo di funzionamento alle massime perdite per effetto Joule [h/anno] 34
  • 36. - Costo di un Watt ora al livello di tensione appropriato [Euro/Wh] - Incremento annuale percentuale della corrente di carico [%] - Incremento annuale del costo dell’energia non provocato dall’inflazione [%] - Durata dell’impianto [anni] - Tasso di attualizzazione [%] - Fattore di effetto prossimità [%] - Fattore di effetto pelle [%] - Fattore di perdita nella guaina metallica [%] - Fattore di perdita nell’armatura [%] - Componente variabile del costo per unità di lunghezza e sezione del conduttore [€/m·mm2] Tutti i parametri del pannello sono impostati a valori ragionevoli. Consultare la norma di riferimento prima di apportare modifiche a tali valori. OTTIMIZZAZIONE DEL CONDUTTORE DI NEUTRO OPPURE DEL PEN Il dimensionamento del conduttore di neutro oppure PEN avviene secondo la CEI 64-8/5 art.524. In sintesi: - per conduttori in rame e sezione delle fasi fino a 16 mm2, la sezione del neutro è pari alla sezione delle fasi; - per conduttori in rame e sezione delle fasi superiore a 16 mm2, la sezione del neutro è pari al massimo tra 16 mm2 e la metà della sezione delle fasi; - per conduttori in alluminio e sezione delle fasi fino a 25 mm2, la sezione del neutro è pari alla sezione delle fasi; - per conduttori in alluminio e sezione delle fasi superiore a 25 mm2, la sezione del neutro è pari al massimo tra 16 mm2 e la metà della sezione delle fasi; DIMENSIONAMENTO DEL PE Il dimensionamento del conduttore PE avviene secondo la CEI 64-8 art.543. In sintesi: - per sezioni delle fasi fino a 16 mm2 ed in assenza di protezione meccanica, la sezione del PE è pari al valore più alto tra il valore 4 mm2 e la sezione delle fasi; - per sezioni delle fasi fino a 16 mm2 ed in presenza di protezione meccanica, la sezione del PE è pari al massimo tra 2.5 mm2 e la sezione delle fasi; - per sezioni delle fasi comprese tra 16 mm2 e 35 mm2 la sezione del PE è pari a16 mm2. - per sezioni delle fasi superiori a 35 mm2 la sezione del PE è pari alla metà della sezione delle fasi. Le caratteristiche del conduttore PE, quando presente, sono impostate nel riquadro DEFINIZIONE DEL PE nel pannello CIRCUITO. PARAMETRI UTILIZZATI PER IL DIMENSIONAMENTO I parametri utilizzati nelle procedure di calcolo sono contenuti nei riquadri Cavo e Metodo di installazione del pannello DATI DEL CAVO, oltre che nel pannello CIRCUITO. I valori disponibili cambiano al cambiare del metodo di calcolo selezionato. Per maggiori spiegazioni sul significato dei singoli dati di ingresso si rimanda alle norme di riferimento. Dati del cavo Impostare le caratteristiche del cavo desiderato per mezzo del pannello illustrato di seguito. 35
  • 37. I dati che caratterizzano il cavo sono: - Tipo - Materiale del conduttore - Materiale dell’isolante - Massima temperatura ammessa in regime permanente. Tipo, Materiale del conduttore, Materiale dell’isolante e Massima temperatura ammessa in regime permanente variano al variare delle norme Modifica della massima temperatura ammessa in regime permanente La massima temperatura ammessa in regime permanente, che influisce sulla vita del cavo, è automaticamente preimpostata al valore suggerito dalla norma corrente. E’ tuttavia possibile intervenire per modificarla, variandola da un minimo di 10°C oltre la temperatura ambiente (pannello “CIRCUITO”, riquadro “DATI AMBIENTALI”) ad un massimo del 20% oltre il valore suggerito dalla norma. Temperatura in regime permanente e vita minima del cavo E’ disponibile una funzione di aiuto per la determinazione della massima temperatura in regime permanente in funzione della vita minima del cavo e viceversa (Arrhenius). Per utilizzare tale funzione, selezionare il pulsante con la calcolatrice. Comparirà il pannello seguente. Nella parte superiore, non modificabile, sono riportati i valori suggeriti dalla norma corrente. Nella parte inferiore è possibile selezionare se ottenere la temperatura in regime permanente in funzione della vita minima del cavo oppure il contrario. Per ottenere il risultato desiderato, una volta impostato il metodo, è sufficiente digitare il dato di ingresso e premere il pulsante <-Calcola. Premere quindi il pulsante OK per riportare la temperatura nel pannello precedente. Metodo di installazione I metodi di installazione, o posa, variano da norma a norma. Selezionare il metodo desiderato scegliendo in sequenza, dall’alto al basso, dalle tendine illustrate di seguito. Il pulsante particolari, quando disponibile, consente di impostare ulteriori parametri, che variano al variare della norma. Quello illustrato di seguito si riferisce alla CEI 64-8. 36
  • 38. I dati richiesti in questo pannello, impostati inizialmente su valori ragionevoli, possono influenzare in modo determinante i risultati del calcolo. Si raccomanda di consultare le norme di riferimento prima di intervenire Dati del circuito Il pannello CIRCUITO consente di impostare i dati del circuito di cui fa parte il cavo. I parametri di circuito sono: Dati ambientali - Temperatura ambiente: è automaticamente preimpostata in funzione della norma corrente; è tuttavia possibile modificarla, nei limiti concessi dalla norma stessa. - Luogo con pericolo d’incendio: si intende per precisione un “impianto a sicurezza funzionale contro le esplosioni nei luoghi di Classe C1 in zone C1Z1”. Queste impostazioni influenzano esclusivamente il coordinamento con le protezioni. - Resistività del terreno. Fasi Sono considerati circuiti a tre e a due fasi, con e senza neutro, oltre che monofasi. 37
  • 39. Sistema distribuzione Sono considerati circuiti TT, TN-C, TN-S, IT che degradano in TT ed IT che degradano in TN. Queste impostazioni influenzano esclusivamente il coordinamento con le protezioni. Tensione nominale Scegliere uno dei valori proposti dalla tendina, oppure digitare il valore desiderato (compreso tra 1 e 1000 V). Corrente di carico E’ la corrente che deve transitare nella linea. Questa corrente viene automaticamente determinata a partire dalle caratteristiche della rete, quando il cavo è connesso. Quando invece il cavo non è collegato ad una rete, è possibile digitare liberamente il valore di corrente di carico e di fattore di potenza, per poi procedere al dimensionamento della linea, come in una sorta di regolo calcolatore. Fattore di potenza (cosφ) E’ il fattore di potenza proprio del carico servito dalla linea. Questo fattore può essere automaticamente determinato a partire dalle caratteristiche della rete. Calcolo della corrente di carico Ib Corrente di carico e fattore di potenza possono essere ricavati da altri dati noti, premendo il pulsante con la calcolatrice. I metodi di calcolo gestiti per ricavare Ib e cos φ sono: - note potenza attiva nominale e potenza reattiva nominale - noti potenza attiva nominale e fattore di potenza nominale - noti potenza apparente nominale e fattore di potenza nominale. Selezionato il metodo desiderato, immettere i dati di ingresso e premere il pulsante OK: i valori calcolati verranno riportati automaticamente nel pannello “CIRCUITO”. Sovradimensionamento Questo fattore è lasciato alla discrezione del progettista: DOCWin sceglierà un cavo la cui portata, una volta applicati i fattori di correzione K derivanti dalle condizioni di posa, sia superiore rispetto alla corrente di carico almeno del valore indicato. Si consiglia di non impostare un valore inferiore a 1.3 (cioè portata Iz almeno 1.3 volte corrente di carico Ib); in caso contrario potrà essere diifficile riuscire a proteggere il cavo dal sovraccarico. Definizione del PE Le caratteristiche del conduttore equipotenziale, quando presente, possono essere impostate per mezzo del riquadro DEFINIZIONE DEL PE. 38
  • 40. RISULTATI DEL DIMENSIONAMENTO Per dimensionare il cavo, dopo averne definito le caratteristiche nei pannelli DIMENSIONAMENTO e CIRCUITO, è sufficiente selezionare il pannello RISULTATI DEL CALCOLO, illustrato di seguito. I valori calcolati sono: • Formazione dei conduttori di fase, proponendo fino a quattro soluzioni alternative, scegliendo solo tra le sezioni abilitate (vedi paragrafo ‘Impostazioni avanzate’) • Formazione del conduttore di neutro • Sezione del PE • Portata dei conduttori di fase (dopo l’applicazione degli opportuni fattori di correzione) • Caduta di tensione percentuale a fondo linea • Resistenza del cavo alla temperatura di lavoro in regime permanente • Reattanza del cavo • Temperatura di lavoro in regime permanente • Potenza dissipata dal cavo • Energia specifica passante dei conduttori di fase • Energia specifica passante del conduttore di neutro • Energia specifica passante del PE • Massima lunghezza protetta contro i corto circuiti • Massima lunghezza protetta contro i contatti indiretti. I valori proposti per i conduttori di fase, neutro e PE possono essere cambiati dal progettista, anche al di fuori dell’insieme di soluzioni proposte; a seguito della modifica, vengono automaticamente eseguiti i controlli necessari, mostrando all’utilizzatore gli eventuali problemi riscontrati. 39
  • 41. Tutti i valori modificabili possono essere “bloccati”, premendo la relativa l’icona con il lucchetto. Questo blocco impedisce che i valori impostati possano essere automaticamente modificati dal programma durante le procedure di calcolo automatico della rete. Resistenza e reattanza delle condutture sono calcolate a partire da dati modificabili per mezzo del comando ‘Impostazioni avanzate’. Fattori di correzione della portata Questo pannello consente di accedere ai fattori di correzione della portata, calcolati in base alla norma selezionata. I dati sono resi disponibili per facilitare le eventuali verifiche sull’esattezza dei risultati proposti. Il pannello illustrato di seguito si riferisce alla norma CEI 64-8. VERIFICHE Il modulo di calcolo di DOCWin può essere utilizzato per verificare linee già esistenti. E’ sufficiente impostare i parametri della linea da verificare, portarsi nel pannello RISULTATI, quindi forzare le formazioni dei conduttori di fase, neutro, PE (oppure PEN) alle formazioni note e valutare i risultati delle verifiche. 40
  • 42. CONDOTTO SBARRA DOCWin dimensiona automaticamente il condotto sbarre, una volta lanciata la procedura di calcolo automatico. In una fase preliminare, è possibile impostare i dati necessari al dimensionamento secondo le esigenze di progetto mediante il comando PROPRIETÀ. Il condotto sbarre può anche essere scelto senza necessità di disegnare una rete, cioè senza lanciare il calcolo automatico, sempre mediante il comando PROPRIETÀ. Per eseguire il dimensionamento del condotto sbarra, impostare i dati nel pannello mostrato di seguito. Il condotto sbarre è sempre dimensionato secondo il criterio termico; inoltre è possibile impostare la massima caduta di tensione percentuale ammessa. Oltre alla lunghezza del condotto sbarra, gli altri parametri necessari al calcolo sono: Corrente di carico E’ la corrente che percorre il condotto sbarra. Questa corrente viene automaticamente determinata a partire dalle caratteristiche della rete, quando il cavo è connesso. Quando invece il cavo non è collegato ad una rete, è possibile digitare liberamente il valore di corrente di carico e di fattore di potenza, per poi procedere al dimensionamento della linea, come in una sorta di regolo calcolatore. Temperatura ambiente Automaticamente impostata secondo la norma corrente; è tuttavia possibile modificarla, nei limiti concessi dalla norma stessa. Sovradimensionamento Questo fattore è lasciato alla discrezione del progettista: DOCWin sceglierà un condotto sbarra la cui portata sia superiore rispetto alla corrente di carico almeno del valore indicato. Si consiglia di non impostare un valore inferiore a 1.3 (cioè portata Iz almeno 1.3 volte corrente di carico Ib); in caso contrario potrà essere diifficile riuscire a proteggere il cavo dal sovraccarico. 41
  • 43. dal sovraccarico. Fasi Sono considerati circuiti a tre e a due fasi, con e senza neutro, oltre che monofasi. Sistema distribuzione Sono considerati circuiti TT, TN-C, TN-S, IT che degradano in TT ed IT che degradano in TN. Queste impostazioni influenzano esclusivamente il coordinamento con le protezioni. Tensione nominale Scegliere uno dei valori proposti dalla tendina, oppure digitare il valore desiderato (compreso tra 1 e 1000 V). Nel pannello Risultati si legge la scelta effettuata da DOCWin. L'utente può modificarla secondo le proprie esigenze. In particolare si può scegliere: - il materiale conduttore: rame o alluminio; - la sezione del neutro: piena o metà rispetto a quella delle fasi; - modalità di realizzazione del conduttore di protezione: conduttore dedicato o involucro del condotto sbarre. Nella parte inferiore della finestra si leggono i risultati del calcolo: - la resistenza e la reattanza; - la portata e la caduta di tensione; - le perdite; - la temperatura di lavoro dell'involucro; - l'energia specifica sopportabile dalla fase, dal neutro e dal conduttore di protezione. 42
  • 44. Nell'area Correnti di corto circuito si leggono il valore massimo e minimo della corrente di corto circuito; il pulsante Dettagli visualizza i valori delle correnti di corto circuito massime per guasto ad inizio linea e i valori delle correnti di corto circuito minime per guasto a fine linea calcolate nei quattro istanti di tempo impostati nella fase di avvio del calcolo automatico. 43
  • 45. SBARRA L’oggetto sbarra rappresenta un nodo nella rete. Questo nodo viene considerato ad impedenza nulla. Nel pannello Proprietà della sbarra si possono impostare il fattore di contemporaneità ed eventualmente il nome del quadro e la resistenza di terra, che verrà utilizzata per il calcolo delle correnti di guasto verso terra degli oggetti connessi alla sbarra. La tensione nominale, le fasi e il sistema di distribuzione sono ereditati dall’oggetto a monte a cui la sbarra è stata agganciata. Gli oggetti connessi alla sbarra possono avere fasi e sistemi di distribuzione tra loro differenti, purchè siano dal lato ‘carichi’ ed il cambiamento rispetti le regole illustrate di seguito: Numero di fasi alla sbarra cambiamento ammesso dal lato carichi LLLN LLL, LL, LN LLL LL LLN LL, LN LL --- LN --- Sistema di distribuzione alla sbarra cambiamento ammesso dal lato carichi TN-C TN-S TN-C TT ( LLL oppure LL ) TN-S TT Una volta avviata la procedura automatica di calcolo, nella finestra si possono leggere i risultati del calcolo dei flussi di potenza (Load-Flow): la tensione, lo sfasamento e la corrente. 44
  • 46. Nel pannello Correnti di corto circuito si leggono i valori delle correnti di corto circuito calcolate. Il pulsante Dettagli consente di visualizzare tutti gli altri valori della corrente di corto circuito (si veda a tal proposito il capitolo dedicato alle correnti di corto circuito). CONNESSIONE Non si tratta di un oggetto fisicamente presente nell’impianto, ma di un’entità esclusivamente grafica che può essere utile durante il disegno per non connettere direttamente due oggetti o due parti d’impianto e spaziare maggiormente rispetto alla griglia predefinita. La Connessione consente anche di congiungere più oggetti tra di loro; per questa ragione, è possibile impostare la proprietà ‘Fattore di contemporaneità’. ARRIVO Non si tratta di un oggetto fisicamente presente nell’impianto, ma di un’entità esclusivamente grafica che può essere utile per disegnare su pagine diverse parti dell’impianto. Il pannello delle proprietà consente di assegnare un nome all’oggetto. Infatti l’oggetto ‘Arrivo’ deve essere sempre associato ad un oggetto ‘Partenza’ con lo stesso nome. Solo così DOCWin può ricostruire l’esatta topologia della rete. PARTENZA Non si tratta di un oggetto fisicamente presente nell’impianto, ma di un’entità esclusivamente grafica che può essere utile per disegnare su pagine diverse parti dell’impianto. 45
  • 47. Il pannello delle proprietà consente di assegnare un nome all’oggetto. Infatti l’oggetto ‘Partenza’ deve essere sempre associato ad un oggetto ‘Arrivo’ con lo stesso nome. Solo così DOCWin può ricostruire l’esatta topologia della rete. MULTIMETRO Il multimetro è un oggetto che consente di visualizzare i risultati dei calcoli di Load-Flow e di Corto circuito, in ogni nodo della rete. Il Multimetro non influenza ovviamente i risultati, per cui può essere tranquillamente aggiunto e tolto alla rete in qualsiasi istante. L’interfaccia dell’oggetto è composta da due schermate: Load-Flow e Correnti di corto circuito. Load-Flow Una volta eseguita la procedura automatica di calcolo della rete, nella finestra si possono leggere i risultati del calcolo dei flussi di potenza (Load-Flow): la tensione, lo sfasamento e la corrente. Correnti di corto circuito Nel pannello Correnti di corto circuito si leggono i valori delle correnti di corto circuito calcolate. Il pulsante Dettagli consente di visualizzare tutti gli altri valori della corrente di corto circuito (si veda a tal proposito il capitolo dedicato alle correnti di corto circuito). 46
  • 48. INTERRUTTORE Generalità DOCWin è in grado di effettuare la scelta dell’interruttore in base ai seguenti dati: • numero di poli protetti ed interrotti richiesto; • elenco delle condutture e degli interruttori differenziali puri da proteggere; • tipo di protezione da effettuare: contro corto circuito, contatti indiretti, sovraccarico; • modalità richiesta per la protezione dai contatti indiretti: con differenziale, con sganciatore istantaneo, con funzione di guasto a terra, con toroide esterno; • coordinamento con altri interruttori; • corrente di carico; • correnti massime e minime di guasto; • portate delle condutture da proteggere, oltre che degli eventuali interruttori differenziali puri; • energia sopportabile dalle condutture/interruttori differenziali puri da proteggere; • picco sopportabile dagli interruttori differenziali puri da proteggere; • norma da utilizzare, domestica IEC 60898 oppure industriale IEC60947-2; • tipo di potere di interruzione richiesto: Ics (Service) oppure Icu (Ultimate); • tensione di tenuta ad impulso; • corrente di breve durata Icw. Tutti i criteri utilizzati per la scelta dell’interruttore sono opzionali e possono essere esclusi. In ogni caso la protezione scelta verrà comunque sottoposta a verifiche. DOCWin può gestire l’interruttore in due modalità: • interruttore isolato; • interruttore connesso alla rete. INTERRUTTORE ISOLATO Quando un interruttore è inserito nel progetto e non viene connesso ad altri oggetti, è possibile comunque digitare i valori che verranno poi utilizzati come criterio di filtro, con l’esclusione di quelli comunque ricavabili dagli oggetti da proteggere, che in questo caso non sono definiti. DOCWin in questo caso si comporta come una sorta di catalogo da cui scegliere manualmente un prodotto. INTERRUTTORE CONNESSO ALLA RETE Quando un interruttore è inserito in una rete, DOCWin è in grado di ricavare automaticamente tutti i dati necessari, compreso anche l’elenco degli oggetti da proteggere. Alcuni di questi dati, e cioè la corrente di carico Ib e le correnti di guasto, possono poi essere ‘forzati’, in senso cautelativo, a seguito di particolari esigenze progettuali (per maggiori dettagli, vedi i paragrafi seguenti relativi alla descrizione dell’interfaccia dell’oggetto). Altre impostazioni invece vengono ricavate dai valori default salvati nel prototipo utilizzato per creare il progetto (per maggiori informazioni riguardo alla gestione dei prototipi, vedi il paragrafo I Prototipi, nel capitolo Iniziare a lavorare con DOCWin). Queste impostazioni dipendono in genere dalle caratteristiche dell’impianto, quali il sistema di distribuzione utilizzato, che influenza il metodo scelto per garantire, ad esempio, la protezione dai contatti indiretti. COME AVVIENE LA SELEZIONE DELL’INTERRUTTORE Ogni interruttore connesso alla rete viene sempre analizzato durante l’esecuzione del comando CALCOLO AUTOMATICO; dato che tutti i dati necessari alla sua scelta sono sempre comunque disponibili (o perché calcolati o perchè ricavati dalle impostazioni default del prototipo), l’interruttore viene scelto automaticamente, secondo i criteri illustrati nei paragrafi seguenti. Nel caso in cui si desiderasse comunque mantenere un particolare tipo di interruttore già selezionato in precedenza, sarà necessario ‘bloccarlo’ per mezzo dell’icona a lucchetto. Gli interruttori bloccati vengono comunque sempre verificati. Un interruttore può comunque sempre essere selezionato al di fuori della procedura di CALCOLO AUTOMATICO, semplicemente selezionandolo e richiamando il comando PROPRIETÀ, oppure eseguendo su di esso un doppio click. La selezione avverrà comunque applicando gli stessi algoritmi 47
  • 49. utilizzati in automatico, sulla base dei valori calcolati dall’ultima esecuzione del comando CALCOLO AUTOMATICO. INTERFACCIA DELL’INTERRUTTORE Eseguendo un doppio click sull’interruttore, oppure selezionandolo e chiamando il comando PROPRIETÀ, è possibile impostarne le caratteristiche. L’interfaccia è divisa in tre pannelli principali: • Selezione interruttore • Dati d’impianto • Correnti di corto circuito. Selezione interruttore In questo pannello si scelgono gli oggetti da proteggere, quali funzioni di protezione implementare e l’eventuale coordinamento con altri interruttori; inoltre, è possibile impostare dei criteri ulteriori, che DOCWin seguirà nella scelta dell’apparecchio. Questi criteri sono: il tipo (modulare, scatolato, aperto), l’esecuzione (fissa, removibile, estraibile)e il tipo di sganciatore (termomagnetico, solo magnetico, elettronico). Nel riquadro Interruttore scelto, è possibile vedere l’interruttore corrente ed eventualmente bloccarne la scelta facendo uso del lucchetto. In questo modo, DOCWin non sarà più autorizzato a modificare l’interruttore quando si dovesse rieseguire il comando CALCOLO AUTOMATICO in fase di raffinamento del progetto. Per mezzo del pulsante Seleziona>> è possibile procedere alla scelta dell’interruttore, sulla base di tutti i parametri immessi nei tre pannelli principale dell’interfaccia. Ricordarsi degli oggetti bloccati mediante il lucchetto. DOCWin non modificherà la scelta neppure se non dovessero essere idonei a fronte di modifiche apportate alla rete in seguito. SCELTA DEGLI OGGETTI DA PROTEGGERE DOCWin è in grado di scegliere automaticamente gli oggetti da proteggere. La scelta avviene sulla base dei seguenti criteri: • l’oggetto da proteggere contro il sovraccarico deve essere in serie con l’interruttore; • l’oggetto da proteggere contro il cortocircuito e i contatti indiretti deve poter essere separato da tutte le sorgenti di potenza della rete (Fornitura e Generatori) dall’interruttore; 48
  • 50. DOCWin assegna in genere ad un unico interruttore la protezione dai tre tipi di guasto: sovraccarico, corto circuito, contatti indiretti. Vengono comunque gestite due eccezioni: • se esiste un interruttore differenziale puro a monte, in grado comunque di separare gli oggetti da proteggere da tutte le sorgenti di potenza, questo si farà carico di assicurare la protezione dai contatti indiretti; • se l’interruttore è coordinato con un altro a monte in back-up, la protezione contro il corto circuito verrà demandata all’interruttore di sostegno. Per quanto riguarda la protezione da sovraccarico, occorre evidenziare il fatto che vengono privilegiati gli interruttori a monte, quando presenti; in mancanza, viene cercato il primo interruttore a valle in grado di separare l’oggetto da proteggere da tutti i carichi. DOCWin è comunque sempre in grado di gestire anche le situazioni in cui la protezione dai sovraccarichi viene eseguita con l’interruttore a valle. La scelta automatica degli oggetti da proteggere può essere esclusa, deselezionando il controllo Automatico, presente nella pagina principale delle proprietà dell’interruttore, come illustrato nell’immagine seguente. A funzione disabilitata, è possibile assegnare manualmente, oggetto per oggetto, le funzioni di protezione che dovranno essere soddisfatte dall’interruttore, premendo il pulsante presente alla destra della categoria di oggetti da proteggere. Il controllo alla sinistra della categoria invece, quando attivo, mostra che esiste almeno un oggetto della categoria relativa attualmente protetto dall’interruttore. Deselezionando Automatico è possibile premere il pulsante alla destra della categoria di oggetti da proteggere; compare il riquadro illustrato di seguito, che contiene l’elenco degli oggetti che possono essere protetti dall’interruttore. Abilitando i controlli alla destra della sigla, è scegliere manualmente tanto gli oggetti da proteggere quanto i tipi di guasto da cui proteggerli. Il pulsante Seleziona permette la scelta dell’oggetto da proteggere direttamente dallo schema disegnato. 49